Accecato dalla gelosia, in aperta campagna riempie di botte l'ex fidanzata: arrestato dalla Polizia

Gli uomini della Polizia di Stato continuano senza posa a stare al fianco delle donne. I continui episodi di maltrattamenti e brutalità commessi nei confronti di donne, soprattutto nel contesto di rapporti di coppia, danno impulso all’azione di prevenzione e contrasto di tale fenomeno da  parte della Polizia della Questura di Cosenza, alle direttive del Questore Liguori.  Oggi gli uomini della Squadra Mobile di Cosenza hanno dato esecuzione alla misura di custodia cautelare personale, nella forma degli arresti domiciliari, emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, a carico del 25enne M.S., di Spezzano della Sila, perché indagato di atti persecutori aggravati, lesioni aggravate e violenza privata ai danni della sua ex fidanzata. Le azioni di violenza fisica e morale da parte del giovane nei confronti della vittima sarebbero iniziate nello scorso mese di febbraio, sin dall’inizio della loro relazione sentimentale. Il comportamento "possessivo" di M.S.  si sarebbe manifestato subito. Infatti lo stesso pretendeva di essere informato preventivamente di tutti gli spostamenti della fidanzata. In particolare la sera del 25 luglio, l’arrestato si sarebbe portato in Corso Mazzini dove trovava la ragazza e, dopo averla percossa violentemente ed averle distrutto il telefono cellulare, l'avrebbe obbligata a salire sulla propria autovettura. Portatala quindi in aperta campagna, avrebbe continuato a picchiarla e minacciarla e, solo dopo aver sfogato l’ira, l'avrebbe riaccompagnato nei pressi di casa. La giovane è stata condotta dai propri genitori, allarmati per quanto accaduto, presso il locale Ospedale dove le sono state prestate le cure necessarie. L’intervento immediato degli uomini della Squadra Mobile facevano venire alla luce la vicenda fatta di continue violenze e soprusi subiti dalla vittima la quale, come gli agenti avevano  modo di appurare, pativa tale situazione già da tempo. Le accurate e tempestive indagini effettuate dagli operatori di Polizia hanno consentito in pochi giorni di accertare la pericolosità delle azioni perpetrate dall’arrestato e di raccogliere tutti gli elementi probatori sufficienti al pubblico ministero. Antonio Tridico, per proporre  l’adozione del provvedimento cautelare, richiesta accolta dal giudice delle indagini preliminari Alfredo Cosenza.

 

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