Serra San Bruno, sabato Comitati in piazza per il No
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Sabato 19 novembre il Comitato Pro Serre sarà in piazza a Serra San Bruno assieme al Comitato per il No del Basso Jonio Catanzarese e delle Preserre. Gli attivisti che sostengono il No al referendum del prossimo 4 dicembre sulla riforma costituzionale del governo Renzi allestiranno, nel pomeriggio di sabato, un banchetto informativo su corso Umberto per poi spostarsi, intorno alle 18, nella sede dell’associazione Il Brigante, per un’assemblea pubblica durante la quale interverranno, tra gli altri, anche Mario Vallone del Comitato nazionale Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e Eugenio Occhini, della Rete per il No Sociale.
“Dietro ai presunti benefici sbandierati da Renzi in termini di snellimento delle istituzioni – viene spiegato - si cela, in realtà, l’obiettivo di dare un colpo decisivo alla già malmessa democrazia del nostro Paese, eliminando quei pochi diritti e garanzie rappresentati dalla Costituzione, per assicurarsi più potere decisionale e rendere innocua la volontà del popolo e delle comunità locali che oggi rappresentano un ‘intralcio’ all’operato delle classi dominanti.
Il combinato tra controriforma costituzionale e provvedimenti come il Jobs Act, la Buona Scuola, lo Sblocca Italia, i tagli alla sanità, la legge Madia, le missioni di guerra spacciate per missioni di pace, la riforma Lupi sulla casa, nasce proprio con l’idea di restringere gli spazi di partecipazione e conflitto per affermare le scelte di carattere neoliberista e classista che contraddistinguono l’attuale governo.
Un governo che propina un mondo favoloso fatto in realtà di precariato permanente, spoliazione delle comunità locali, mercificazione dei beni comuni, privatizzazione dei servizi pubblici, attacchi ai diritti dei lavoratori.
In un territorio come quello calabrese, dove i segni devastanti delle politiche renziane sono tangibili e le forme di ribellione e di lotta sociale iniziano ad essere sempre più forti – conclude il Comitato Pro Serre - tutti siamo chiamati a mobilitarci sul territorio per ribadire un No politico e sociale ad un progetto scellerato dettato dai disegni neoliberisti del governo nazionale e dalle lobby politico-finanziarie che lo sostengono”.
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