Serra. Stangata tassa sui rifiuti: fra doveri dei cittadini, insostenibilità e ingiustizia
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Basta passare fra le vie della cittadina della Certosa per capire l’aria che si respira in seguito al caso rifiuti.
Le bollette giunte nelle case hanno sconvolto i fragili equilibri familiari sia per l’importo considerevole sia per “l’effetto sorpresa”: (quasi) nessuno aveva ipotizzato certe cifre e, di conseguenza, (quasi) nessuno aveva messo da parte quanto necessario per far fronte “all’’imprevisto”. Per rendersi conto di cosa si sta parlando facciamo un esempio pratico: un nucleo familiare composto da 4 persone (padre, madre e due figli) paga annualmente per un’abitazione di 70 mq la somma di 306 euro (131 in acconto e 175 a saldo) alla quale vanno aggiunti gli spiccioli per l’acquisto dei relativi sacchetti.
Uno dei punti da approfondire è la proporzionalità fra la qualità del servizio reso e l’importo corrisposto, un altro è certamente quello connesso alla sostenibilità per le famiglie, soprattutto in un frangente storico condizionato da un’acuta crisi economico-sociale e dalla perdurante assenza di occasioni lavorative. In sostanza, come fa un padre di famiglia, magari disoccupato, ad affrontare questa spesa? Premesso che è dovere dei cittadini pagare tasse e imposte, evitando elusioni e furberie, va specificato l’aspetto inerente all’ingiustizia subita da coloro che hanno differenziato con diligenza e che si trovano a versare la maggiorazione perché “la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal comune di Serra San Bruno è stata prossima allo zero”. Si deduce che questi cittadini si trovano a fare i conti con una stangata per “colpe” non loro e che, invece, fanno capo agli amministratori. Quali, quelli di oggi (che hanno dato esecuzione all’invio delle bollette), quelli di ieri (che hanno amministrato negli anni passati) o ancora il commissario prefettizio che ha provveduto alla determinazione delle tariffe? Il dibattito politico sta fornendo una serie di argomenti e sta permettendo a ognuno di farsi un’idea.
La magra consolazione per i cittadini-elettori è il potere sanzionatorio esercitabile con la matita nella cabina elettorale: il giudizio sui componenti della passata amministrazione è stato espresso dalle urne, quello sugli attuali amministratori sarà manifestato alla scadenza del mandato. Intanto, bisogna mettere mano al portafogli augurandosi che il Natale 2017 sia meno amaro rispetto a quello che vivremo fra un mese.
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