Differenziata. Arpacal pubblica il report rifiuti 2015: Serra San Bruno al 4,56%
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È Casole Bruzio, in provincia di Cosenza, con l’87,61% dei rifiuti che vanno in differenziata, il comune della Calabria più virtuoso nel 2015 per quanto riguarda il rapporto tra tonnellate di rifiuti urbani prodotti e, appunto, quelli raccolti con il sistema della differenziata. Segue, sempre dalla provincia di Cosenza, Pietrafitta con l’82,14%, e poi Trenta, con l’81,77% di raccolta differenziata. Alla luce delle recenti polemiche assume poi significato il dato di Serra San Bruno: 4.56%.
Tra le province più virtuose, continua a rimanere in testa Cosenza con il 35,61% (24,95% nel 2014), seguita da Catanzaro con 22,24% (16,17% nel 2014) e Vibo Valentia con 18,54% (15,18% nell’anno precedente); seguono ancora la provincia di Reggio Calabria con 11,51% (11,34% nel 2014) e Crotone con il 11,90% (9,97% nel 2014). La Calabria, nel suo complesso, segna un +7,08 % di raccolta differenziata, passando dal 17,26% del 2014 al 24,34% del 2015.
È quanto emerge dal Report Rifiuti, riferito all’anno 2015, che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) ha pubblicato sul proprio sito web; il documento raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER.
Il Report – realizzato dal dottor Clemente Migliorino, responsabile della Sezione regionale Catasto Rifiuti istituita presso l’Area Qualità e Valutazione Ambientale della Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dottor Fabrizio Trapuzzano – è stato inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato ai Dipartimenti Ambiente e Programmazione Comunitaria della Regione Calabria; i dati ufficiali pubblicati dall’Arpacal, infatti, fotografando lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permettono ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione.
Percentuali a parte, il miglioramento più sensibile nella qualità del dato complessivo sta nel numero di comuni che sono stati raggiunti dal lavoro di raccolta dati dell’Arpacal. Quest’anno, infatti, su 409 comuni della Calabria, l’Arpacal ha acquisito i dati di 397 municipalità, pari al 97,07% del totale; rimangono fuori 12 comuni, cinque totalmente assenti e sette che hanno deciso di non fare la differenziata. Il 50% del dato complessivo (197 su 397 comuni) è stato acquisito dall’Arpacal attraverso un software dedicato, che l’Agenzia ambientale ha da poco in dotazione, che permette di reperire i dati dei Comuni che, sino alle annualità precedenti, non erano, a vario titolo, reperibili. Il dato non è così roseo come può sembrare, fanno sapere dal catasto Rifiuti, perché il numero di comuni calabresi che, spontaneamente, ha deciso di comunicare i dati in loro possesso, è sceso rispetto alle annualità precedenti.
Per l’anno 2015, quindi, in base ai dati acquisiti attraverso specifiche modalità e tempistiche codificate in Linee Guida approvate dall’Arpacal e richieste ai Comuni, la percentuale regionale di raccolta differenziata si attesta al 24,34%.
Tornando ai dati, ecco alcuni scenari d’analisi.
Capoluoghi di Provincia: Catanzaro segna un leggero aumento rispetto alla rilevazione precedente (8,27% nel 2015 - 6,94% nel 2014 - 3,71% del 2013 - 4,9% del 2012), Cosenza prosegue la sua crescita (47,57% nel 2015 - 42,46 del 2014 - 19,73% del 2013 rispetto al 16,06% del 2012), Crotone in calo (11,81% del 2015 - 17,43% nel 2014- 15,48% del 2013 rispetto al 18,34% del 2012), Reggio Calabria ha più che raddoppiato i valori ( 17,38% del 2015 - 8,95 nel 2014, 8,26% del 2013 rispetto al 13,65% del 2012), Vibo Valentia in calo (4,97% nel 2015 - 6,62% nel 2014, 8,70% del 2013 rispetto al 11,13% del 2012).
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