Reggio C., Oronzio (Gn): "La città ha detto No a Falcomatà, si torni al voto"
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"Il suo comportamento ed il commento di fronte all'urlo del 70% dei Reggini che ha detto NO alla sua amministrazione, puzzano di cialtroneria ed opportunismo. La lettura politica del grido straziante dei Reggini è: vogliamo decidere noi!"
E' quanto afferma in una nota il coordinatore provinciale di Gionventù nazionale Reggio Calabria, Pasquale Oronzio, per il quale: "I reggini hanno detto No alle tasse più alte d'Italia, malgrado la dilazione trentennale prevista dal governo per il rientro del debito. No alle strade impraticabili. No all'acqua che da bene primario è diventato bene di lusso nelle case di tanti cittadini. No alla chiusura dell'aeroporto . No all’esodo di tanti giovani che ogni giorno partono da Reggio in cerca di lavoro. No al Porto come terminal dei tir da e per la Sicilia.No all'amministrazione familistica ed opportunistica sulle società in House. I Reggini sono stanchi di assistere allo scaricabarile delle incapacità del sindaco sulle amministrazioni precedenti e sui propri assessori".
"Dopo l'ennesima figuraccia referendaria - prosegue l'esponente di Gn - del “predestinato” , l'unico modo per mettere pace ed armonia fra l'Amministrazione Falcomatà ed il Popolo Reggino è andare a votare.
Dunque, la parola deve tornare ai Reggini affinché venga messo un freno a questa politica incapace di progettare e regalare un sogno al futuro della città che non può continuare ad essere sfiancata da questa dis-amministrazione".
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