Sequestro di beni per 11 milioni di euro ad un’impresa del settore dei biocarburi
- Written by Redazione
- Published in Primo Piano
- 0 comments
Nell’ambito della quotidiana lotta agli sprechi di denaro pubblico, i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno sottoposto a sequestro, su disposizione della Procura regionale della Corte dei Conti del capoluogo calabrese, beni immobili per un valore di oltre 11 milioni di euro (valore prudenzialmente stimato) nei confronti di tre soggetti titolari di un’impresa, con sede, tra le altre, a Lamezia Terme, operante nel settore della produzione di biocarburanti.
L’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata sulla citata impresa industriale destinataria di finanziamenti comunitari e nazionali. In particolare, la società ha beneficiato di agevolazioni finanziarie a fondo perduto, a carico dei fondi strutturali, concesse dal Ministero dello Sviluppo economico per la realizzazione di un programma di investimento localizzato in provincia di Catanzaro, per un importo di quasi 15 milioni di euro, di cui oltre 11 milioni già percepiti.
L’attività di accertamento, posta in essere nell’ambito di una vertenza della Procura regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Catanzaro, a sua volta scaturita da un’indagine di carattere penale della Procura ordinaria del medesimo capoluogo calabrese, ha consentito di evidenziare condotte illecite sotto il profilo contabile sul non corretto impiego dei fondi comunitari percepiti per altri scopi, cagionando così un danno erariale accertato di oltre 11 milioni di euro.
I beni colpiti da vincoli, siti in varie regioni del centro e sud-italia, fanno capo alla società ed ai soggetti responsabili coinvolti nel procedimento.
Related items
- Tentato omicidio a Reggio Calabria, in manette il secondo ricercato
- 'Ndrangheta, beni per un valore di 700 mila euro sequestrati nel Vibonese
- Le infiltrazioni della 'ndrangheta nel commercio dei prodotti petroliferi, sequestrati beni per 80 milioni di euro
- Frode da 37 milioni di euro nel Vibonese, cinque arresti
- Anzichè lavorare andava al centro commerciale, sequestro preventivo nei confronti di un pubblico dipendente