Nicolò (FI): "Dalla Regione nessun intervento per fronteggiare l'emergenza depurazione"
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“Il sistema depurazione in Calabria presenta croniche deficienze e strutturali criticità rispetto alle quali, in questi anni, nessuna risposta in termini di programmazione è giunta dal Governo regionale né tantomeno sono stati assunti interventi efficaci per fronteggiare l’emergenza”.
Ad affermarlo è il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò che evidenzia: “L’ultima bocciatura - l’ennesima di una lunga serie - giunge dal rapporto di Legambiente che, tra le varie regioni italiane, marchia la Calabria per le situazioni più critiche ‘da allarme rosso’”.
“Dal suo insediamento quali interventi hanno promosso Oliverio e la sua Giunta per rimuovere le criticità denunciate?” - chiede Alessandro Nicolò.
“Fino ad oggi - rilancia il Capogruppo di Fi - a nulla sono valsi i copiosi atti di sindacato ispettivo che fin qui abbiamo prodotto. Solo per citarne alcune, richiamo in questa sede una mia interrogazione in ordine al rischio balneazione in Calabria (datata 31/08/2016) ed una successiva del 26/09/2016, concernente il sistema di depurazione in Calabria. Atti documentati, corredati da cifre precise che attestano criticità ed inadempienze, ritardi ed omissioni rispetto alla gestione delle acque reflue e che - sottolinea - denunciano la presenza di scarichi illegali, di depuratori mal funzionanti e la deficienza del sistema infrastrutturale dedicato”.
“Interrogazioni - stigmatizza Alessandro Nicolò - che ad oggi risultano tutte inevase. Dalla Giunta e dal suo Presidente non è dato sapere nulla sull’attuale stato dell’arte, né se nel frattempo siano state adottate misure idonee anche in vista dell’approssimarsi della stagione estiva”.
Secondo Alessandro Nicolò: “Lo stato del nostro del mare sconta il prezzo di una gestione della depurazione che presenta numerose falle e criticità e soprattutto l’assenza di una rigorosa programmazione da parte della Regione. Si opera in perenne emergenza assumendo soluzioni-tampone che lasciano il tempo che trovano. L’imperversare di allacci abusivi e di scarichi illegali che immettono direttamente a mare - sottolinea ancora l’esponente politico - pregiudicano la salute delle acque con ripercussioni gravissime su un comparto come il turismo individuato strategico per la nostra regione ma di cui ci si ricorda ad intermittenza e solo a ridosso della stagione estiva. Che senso ha parlare di promozione del paesaggio e di valorizzazione degli oltre 700 km di costa se poi non si è neppure in grado di garantire servizi basilari al cittadino? Alle continue proteste dei calabresi si sommano le doglianze dei turisti e degli operatori del comparto scoraggiati per il futuro. La misura è colma. Occorre individuare le responsabilità rispetto alle differenziate competenze che si sostanziano nell’indirizzo, nella pianificazione e nella gestione della depurazione. Chiediamo al presidente Oliverio di riferire in Aula quali siano le strategie e le azioni che egli intende assumere da qui a breve per sanare e mettere a norma il sistema depurativo regionale, colmando anche il gap strutturale esistente. Di certo - conclude Alessandro Nicolò - non si potrà più tergiversare ma occorrerà agire con fermezza laddove persistono guasti e lacune. Stop agli interventi in emergenza. Servono solo azioni strutturali ed integrate, le uniche in grado di garantire il risultato finale del buon ed efficiente funzionamento della depurazione in Calabria”.
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