Operazione “Rheinbrucke”, tutti assolti gli imputati di Fabrizia
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Tutti assolti gli imputati originari di Fabrizia che erano stati coinvolti nell’operazione “Rheinbrucke”. Il Tribunale di Locri, questa mattina, composto dai magistrati Fulvio Accursio in qualità di Presidente, e dai giudici a latere Annalisa Natale e Gabriella Logozzo ha assolto Domenico Nesci classe 1968 «dal reato allo stesso ascritto perché il fatto non sussiste ed i restanti imputati per non aver commesso il fatto». Grande la soddisfazione dei difensori che sono riusciti a provare l’estraneità dei loro assistiti riguardo ai fatti ad essi contestati. Secondo l’accusa gli assolti sarebbero appartenuti al locale ‘ndraghetistico di Fabrizia, collegato con la cosiddetta “Società di Singen” e di altri locali “locali” omologhi nelle città tedesche di Rielasingen, Ravensburg ed Engen, e Frauenfeld in Svizzera. Questa era l’imputazione con la quale innanzi al Tribunale di Locri presieduto dal Giudice Fulvio Accursio si è celebrato uno dei processi di ‘ndragheta più importanti degli ultimi anni. Tra gli imputati tutti originari di Fabrizia e tutti assolti: Domeni Nesci per il quale l’accusa rappresentata dal Pm De Bernardo della DDA di Reggio Calabria aveva chiesto 10 anni di reclusione (difensore avvocato Giovanni Vecchio); per Raffaele Primerano la richiesta era stata di 10 anni di reclusione (avv. Eugenio Minniti del Foro di Locri); Per Maria Giovanna Nesci, difesa dall’ avvocato Antonio Carè, la richiesta di condanna era stata di 9 anni di reclusione mentre per Natalino Monteleone avente difensore d’ufficio la richiesta era stata di 9 anni di reclusione. Gli avvocati dopo una lunga ed articolata arringa avevano chiesto l’assoluzione con formula ampia in quanto non sarebbe dimostrata alcuna appartenenza degli imputati ai locali ‘ndranghetistici di Fabrizia, Germania e Svizzera. Il Tribunale ha quindi accolto le tesi difensive assolvendo i quattro imputati con formula piena. L’operazione, denominata “Rheinbrucke”, aveva visto la collaborazione della polizia tedesca, in quanto i presunti responsabili dell’associazione ‘ndranghetista, sarebbero stati componenti delle 2 articolazioni territoriali, conosciute come “Locale di Rielasingen”, in Germania appunto e “Locale di Fabrizia”, in provincia di Vibo Valentia mentre gli imputati erano accusati a vario titolo di associazione mafiosa e concorso in associazione mafiosa, aggravati da transnazionalità.