Intimidazione al vice sindaco di Cetraro, ignoti incendiano l'auto di famiglia
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Intimidazione ai danni del vice sindaco di Cetraro, Fabio Angilica, cui, la notte scorsa, ignoti hanno incediato l'auto di famiglia.
A darne notizia è stato il sindaco del borgo cosentino, Angelo Aita.
“Un fatto gravissimo - scrive in una nota il primo cittadino - che ancora una volta colpisce la famiglia di un rappresentante dell’istituzioni distintosi per una ineccepibile cultura della legalità e per metterla a fondamento del cambiamento della città. I balordi che nella notte hanno incendiato l’autovettura, con magari l’obiettivo di intimidire con il vice-sindaco l’intera Giunta, limitandone l’azione politica, sappiano da subito di aver fallito: chi pensa di intimidire attraverso il compimento di atti criminali le persone per bene e minare la tranquillità e la pace sociale della nostra città sappia sin da subito che le forze politiche e sociali cetraresi, sapranno farsi baluardo a difesa della città e impediranno loro di prevaricare e di avere la meglio”.
Siamo infatti certi - aggiunge Aita - che le forze politiche e sociali, le istituzioni cittadine unitamente alla Chiesa e alla scuola, si adopereranno, come del resto stanno facendo ormai da lunghi anni, affinché le persone cui stanno a cuore la pace e la tranquillità per il bene comune, possano continuare ad operare in piena tranquillità e senza rischi per la propria incolumità, e sapranno porre in essere tutte le azioni a difesa dell’immagine della città e della sua comunità che non può essere lesa da gesti di barbarie e di violenza. La Giunta, nello stringersi intorno al Vice Sindaco e alla sua famiglia, ribadisce la propria scelta a favore di una città libera dal malaffare e da ogni forma di delinquenza. Nel frattempo - conclude il sindaco - siamo certi che le forze dell’ordine, alle quali va riconosciuto il merito di avere negli ultimi mesi compiuto importanti operazioni che hanno permesso di assicurare alla giustizia pericolosi soggetti imputanti di gravi e odiosi reati, sapranno individuare anche gli autori del grave gesto”.
Su quanto accaduto indagano i carabinieri.