Rapinano ufficio postale e bevono da una bottiglia, incastrati dal Dna
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I carabinieri di Bocchigliero hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Castrovillari, nei confronti di tre uomini ritenuti responsabili della rapina compiuta, il primo luglio dell'anno scorso, all’ufficio postale di Bocchigliero, in provincia di Cosenza.
I tre sarebbero stati incastrati dal Dna lasciato su due bottiglie d’acqua dalle quali avrebbero bevuto prima di compiere il colpo.
I destinatari della misura sono: Vincenzo Avena, di 56 anni, Giuseppe Macaretti di 63 anni ed Emanuele Mingrone di 34 anni.
I tre rossanesi sono accusati del reato di rapina aggravata.
L’episodio risale al 1 luglio 2016, quando tre uomini armati e travisati con dei passamontagna avevano assaltato l’ufficio postale di Bocchigliero, tenendo sotto la minaccia delle armi i dipendenti dell’ufficio e facendosi consegnare dal direttore 103 mila euro.
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