Furti d'auto con "cavallo di ritorno", quattro persone in manette
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Quattro persone sono state tratte in arresto (due in carcere e due ai domiciliari) dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, con l'accusa di ricettazione, furto ed estorsione.
Il provvedimento è scaturito da un’ordinanza emessa dal gip presso il tribunale di Cosenza, in seguito alle indagini condotte nell'ambito dell'operazione “Scacco al Cavallo”, conclusasi a novembre scorso, con l’emissione di misure cautelari nei confronti di 18 appartenenti al gruppo dei c.d. “Zingari”.
L'operazione aveva preso le mosse in seguito al furto di un'auto ed alla successiva telefonata con la quale, uno sconosciuto, comunicava al proprietario che se avesse voluto recuperare il veicolo sarebbe dovuto andare in via degli Stadi, nel villaggio degli zingari.
Una volta ricevuta la denuncia, i militari hanno avviato le indagini che hanno permesso di fare luce su una serie di reati, principalmente furti d'autovetture e conseguenti richieste estorsive con il metodo del “cavallo di ritorno”, compiuti da persone di etnia rom con base logistica in via degli Stadi.