Sgominata organizzazione dedita al traffico di droga, eseguite 45 misure cautelari (I nomi)
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È stata battezzata "Valle d'Esaro", l'operazione con la quale, a partire dall'alba di oggi, gli uomini del Servizio centrale operativo e delle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro, con il supporto di pattuglie di diversi Reparti prevenzione crimine e delle Squadre mobili delle Questure di Reggio Calabria, Monza-Brianza, Viterbo e L’Aquila, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 45 indagati, accusati, a vario titolo, di partecipazione ad un'associazione, armata, finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente.
L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, per i reati di traffico e spaccio di marijuana, hashish e cocaina.
Ad alcuni degli indagati sono stati contestati, anche, i reati di estorsione, ricettazione, porto e detenzione abusive di armi.
L'operazione rappresenta l'epilogo di un'indagine durante la quale gli investigatori della polizia di Stato, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, hanno fatto luce su un’organizzazione criminale finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il sodalizio, attivo nel territorio della Valle dell’Esaro, sarebbe riconducibile ad esponenti della famiglia Presta, grazie al legame con Francesca Presta, detto Franco, ritenuto figura di spicco della ‘ndrangheta cosentina.
Per gli investigatori, l'organizzazione avrebbe avuto il controllo nei comuni di Tarsia, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Acri, nei quali avrebbe esercitato il proprio potere "con una capillare e asfissiante imposizione dei propri spacciatori nelle varie piazze di spaccio, nonché di quella dei canali di approvvigionamento e rifornimento della sostanza stupefacente".
Durante l'indagine sarebbe emerso anche il legame con esponenti delle cosche di Platì (Rc), dai quali sarebbe arrivata la cocaina.
Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelati, grazie agli accertamenti effettuati dal personale specializzato della IV Divisione del Servizio centrale operativo, è stato eseguito un provvedimento di sequestro di terreni, edifici, imprese individuali, beni mobili e immobili, riconducibili ad alcuni degli indagati, in particolare a Francesco Ciliberi, Antonio, Giuseppe e Roberto Presta, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
I destinatari della custodia cautelare in carcere sono: Armando Antonucci, 32enne di Tarsia; Sergio Cassiano, 45enne di Terranova di Sibari; Francesco Ciliberti, 35enne di San Lorenzo del Vallo; Cristian Ferraro 39enne di Spezzano Albanese; Michele Fusaro, 30enne di Spezzano Albanese; Fabio Giannelli, 31enne di Roggiano Gravina; Antonio Giannetta, 54enne di Oppido Mamertina; Luigi Gioiello, 35enne di San Marco Argentano; Roberto Iantorno, 30enne di Spezzano Albanese; Mauro Marsico, 44enne di Roggiano Gravina; Attilio Martorelli, 47enne di Roggiano Gravina; Massimo Orsini, 34enne di Roggiano Gravina; Mario Palermo, 31enne, di Roggiano Gravina; Marco Patitucci, 33enne di Roggiano Gravina; Antonio Presta, 56enne di Roggiano Gravina; Giuseppe Presta 32enne di Roggiano Gravina; Roberto Presta, 43enne, di Roggiano Gravina; Giovanni Sangineto, 53enne di Castrovillari; Costantino Scorza, 65enne di San Lorenzo del Vallo; Mario Sollazzo, 33enne di Roggiano Gravina.
Agli arresti domiciliari sono finiti, invece: Lorenzo Arciuolo, 38enne di Roggiano Gravina; AlessandroAvenoso, 41enne di Tarsia; Domenico Cesare Cardamone, 58ennedi Rossano; Rocco D’Agostino, 28enne di Roggiano Gravina; Damiano Diodati, 32enne di Terranova di Sibari; Gianpaolo Ferraro, 41enne di Acri; Roberto Eugenio Gallo, 53enne di San Marco Argentano; Giovanni Garofalo, 33enne di Paola; RemoGraziadio, 28enne di Roggiano Gravina; Erik Grillo, 25enne di Lungro; Francesco Iantorno 41enne, di Spezzano Albanese; Francesco Iantorno, 35enne di Spezzano Albanese; Antonio Orsini, 48enne di Roggiano Gravina; Filippo Orsino, 30enne di Roggiano Gravina; Vincenzo Santamaria, 39enne di Tarsia; Raffaele Sollazzo, 25enne di Mottafollone.
Obbligo di dimora per: Domenico Caputo, 42enne di Mendicino; Giuseppe Ferraro, 20enne di Acri; Cristian Garita, 45enne di Altomonte; Salvatore Miraglia, 47enne di Roggiano Gravina; Antonio Pacifico, 63enne di Roggiano Gravina; Giuseppe Palermo, 26enne di Roggiano Gravina; Giovanni Domenico Petta, 41enne di San Marco Argentano.
Infine, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per: Massimiliano Mungo, 47enne di San Marco Argentano; e Sandro Vomero, 48enne di Roggiano Gravina.