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Randagismo, Spadola affida l’accalappiamento e il mantenimento ad una società

È un problema che nell’entroterra vibonese tutti conoscono, perché per le vie dei paesi montani è facile accorgersi del girovagare di ospiti a quattro zampe. Quella relativa al randagismo è una questione che richiede risposte concrete e che non deve essere sottovalutata, soprattutto adesso che è iniziata la stagione estiva e per effetto dell’arrivo dei visitatori e del ritorno degli emigrati aumenta la popolazione e, di conseguenza, la produzione di rifiuti. E ciò attira altri cani generando una spirale non più controllabile. La presenza di questi animali, abbandonati a loro stessi e alla continua ricerca di cibo, diventa talvolta pericolosa, specie per i bambini e gli anziani. E le reazioni spesso producono episodi di avvelenamento dei cani. A Spadola per arginare il fenomeno il sindaco Giuseppe Barbara ha approvato una convenzione per l’affidamento ad una società del servizio di accalappiamento, custodia e mantenimento dei randagi che solo in caso di grave ed incurabile malattia potranno essere soppressi. La convenzione, della durata di 3 anni, prevede inoltre che la società affidataria si impegni a “collaborare con il comune e con le associazioni a protezione degli animali per organizzare programmi di educazione e informazione al rispetto degli animali ed eventuali affidamenti”. È un primo passo per prevenire fatti spiacevoli, ma per trovare una soluzione definitiva occorre una strategia condivisa da tutti gli amministratori del comprensorio serrese.

 

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