Reggio, anche Centro Studi Tradizione Partecipazione aderisce a "La Spallata" contro un'Amministrazione "abusiva"

Il Centro Sudi Tradizione Partecipazione aderisce e partecipa alla manifestazione "La Spallata", indetta per il prossimo 10 ottobre a Reggio Calabria dai partiti, dalle associazioni e dai movimenti di centrodestra.  "Siamo profondamente preoccupati - riferisce una nota trasmessa dal presidente Giuseppe Agliano - per quanto sta accadendo nella nostra Città sul piano politico-amministrativo, una Città che non intravede futuro, che tutti gli indicatori la danno in regressione, che, pertanto, avrebbe avuto bisogno di una classe dirigente autorevole, dinamica, capace di affrontare le gravi emergenze causate dalla congiuntura economica negativa, dai tagli del Governo e dagli anni nefasti del commissariamento. Invece, si è ritrovata un manipolo di post-comunisti, amministratori improvvisati, incapaci, arroganti, amanti dei selfie, degli slogan stile ’68 e impegnati solo a produrre offese personali, lamenti indecorosi, proclami contro la famiglia e pseudo 'conquiste' moderniste quali il registro delle unioni civili e la liberalizzazione della droga. E’ chiaro, oggi più che mai, che senza 'ingerenze esterne' questo centrosinistra non avrebbe mai governato una città che ha sempre disprezzato, al punto da tradirla più volte nel corso del tempo pur di ottenere vantaggi personali o di partito (vedi anche la vicende relative al Capoluogo del 1970). Questa amministrazione di centrosinistra, pertanto, è abusiva, perché frutto di un grande imbroglio e, oggi come sempre, sta dimostrando di anteporre gli interessi della città agli interessi personali e familiari, o alle logiche di partito. Reggio non merita di restare in queste condizioni e crediamo sia arrivato il momento che le forze di  centrodestra predispongano una strategia comune idonea a salvaguardare gli interessi della città. Una Città proiettata in quel futuro di Città Metropolitana di cui le amministrazioni di centrodestra l’avevano immaginata e dotata. Continuare con i proclami non serve più, i reggini non possono subire queste inadeguatezze e accontentarsi solo dei servizi minimi e, spesso, neppure quelli ed accantonare i grandi progetti che le possono dare una reale speranza di sviluppo e crescita sociale".

 

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