Ergastolano calabrese scrive a Papa Francesco: "Il carcere a vita è disumano"
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Si chiama Giovanni Lentini e dovrà rimanere dietro le sbarre per il resto della sua esistenza. Calabrese di Crotone, si è fatto promotore di una missiva che seicento condannati al "fine pena mai", hanno inoltrato a Papa Francesco. Lo hanno fatto con l'intento di rendere noto al Santo Padre che "il carcere a vita è disumano". Detenuto presso la casa di reclusione di Fossobrone, è stato Lentini a raccogliere le adesioni alla lettera da parte di tutti coloro che l'hanno poi sottoscritta. Il Pontefice, utilizzando il canale dell'ispettore generale dei cappellani, si è già preoccupato di rispondere loro, schiacciati da un documento inappellabile che statuisce il 12/12/9999 come data della scarcerazione.
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