Calabria “Terra di nessuno”: l’imprenditore De Masi e il giornalista Albanese stasera su Rai3
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Terra di nessuno é il titolo del terzo appuntamento con le inchieste morali di Domenico Iannacone. Al centro del viaggio della trasmissione di Rai3 “I dieci comandamenti”, che andrà in onda stasera alle 23, c’è un pezzo d’Italia abbandonato a se stesso. Iannacone torna in Calabria nella Piana di Gioia Tauro e nelle campagne di Rosarno per raccontare i problemi e le storie di chi ci vive. Secondo quanto è stato verificato, “a quattro anni dalla rivolta degli immigrati le condizioni di vita dei braccianti agricoli non sono cambiate: miseria e sfruttamento regolano la vita di migliaia di persone che ogni anno si riversano nelle campagne per i raccolti stagionali. Da una parte la povertà e dall’altra la solidarietà: Bartolo, un piccolo commerciante della zona, sta dedicando la sua vita agli immigrati senza chiedere nulla alle istituzioni”. Quello che emerge dal lavoro giornalistico è che “nella Terra di nessuno vivere e lavorare onestamente è quasi impossibile”. Tante sono le storie intrise di dolore che si materializzano in una regione in cui la libertà e la giustizia a volte sono obiettivi difficili da raggiungere. Michele Albanese, ad esempio, è “un giornalista che da un anno vive sotto scorta per aver denunciato con i suoi articoli le cosche della ‘ndrangheta locale. Oggi ha perso la libertà di fare il suo lavoro e di raccontare la verità”. Antonino De Masi è “un imprenditore che si è sempre ribellato al pizzo e alla sopraffazione e prima di lui suo padre. La sua azienda, una piccola eccellenza nel campo della meccanica agricola, ha subito innumerevoli attentati. Oggi la sua famiglia si è dovuta allontanare dalla Calabria per motivi di sicurezza, mentre lui resiste insieme ai suoi operai. Per continuare a produrre però è dovuto intervenire l’Esercito, il suo stabilimento da mesi è presidiato notte e giorno dai militari”. Salvatore Barbagallo, invece, “ha perso tutto. Faceva l’imprenditore ed ora vive in povertà. La ‘ndrangheta lo ha per anni perseguitato fino a farlo fallire. Per vivere oggi è costretto a fare il badante e a chiedere aiuto alla Caritas”. “La Terra di nessuno – come viene spiegato nel promo - non è un luogo immaginario ma una parte del nostro Paese abitata da uomini e donne che attraverso le loro storie chiedono di non essere dimenticati”.