L'annuncio dei sindacati: "Marcia indietro del Governo, salva anche la Prefettura di Vibo"
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"Grazie alla grande mobilitazione dei lavoratori, il Governo farà marcia indietro su un provvedimento sbagliato che rischiava di cancellare presidi essenziali di sicurezza, legalità e tutela sociale in tanti territori", commentano Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa. I sindacati erano impegnati da mesi a difesa dei cittadini e dei 1.300 lavoratori dei 23 uffici territoriali del Governo che l'Esecutivo minacciava di chiudere: Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno. Nei fatti il Governo si è impegnato a presentare un emendamento alla legge di Stabilità per modificare la norma (contenuta nella legge sulla spending review di Monti) che impone la riduzione delle Prefetture. E il ministero dell'Interno ritirerà lo schema di Dpr con l'elenco delle 23 sedi da sopprimere. "Ora - concludono i sindacati -, verificheremo che il Governo dia attuazione a quanto comunicato ufficialmente. E ci batteremo per una riorganizzazione seria degli uffici territoriali: per garantire più sicurezza e più protezione servono investimenti, innovazione e valorizzazione delle professionalità".
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