Processo “Romanzo criminale”, Bruno Patania passa ai domiciliari

Bruno Patania, imputato nel processo “Romanzo criminale” contro i vertici e presunti affiliati dell'omonimo clan di Stefanaconi, lascia la detenzione in carcere per beneficiare degli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame ha infatti accolto la richiesta discussa dall'avvocato Pamela Tassone (presentata col codifensore del detenuto, l’avvocato Costantino Casuscelli) di gradazione della misura. I due legali di fiducia del giovane, figlio del boss Fortunato Patania, ucciso il 18 settembre del 2011 nel corso della faida con i piscopisani, avevano proposto appello al Tdl dopo che il Tribunale di Vibo collegiale di Vibo, organo davanti al quale si sta celebrando il processo, aveva rigettato la richiesta. Usura aggravata dall'articolo 7 ed associazione mafiosa sono le accuse a carico di Patania per il quale non è stato disposto l'utilizzo del braccialetto elettronico. La prossima udienza del procedimento penale in aula bunker è fissata al 23 marzo.

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