Emergenza aeroporto. Ripepi sugli scudi: "Reggio apri gli occhi, raggirati da un Governo nemico"
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"Reggio apri gli occhi, è il momento di agire, siamo stati abbandonati da tutti e totalmente raggirati da un Governo nemico. Quando il Governo ha inserito il nostro aeroporto tra quelli di interesse nazionale tutti i politici di destra e di sinistra hanno gioito. Un piccolo particolare, forse non leggendo il decreto o forse perché inciuciati con il Governo nazionale, gli stessi politici hanno omesso di dire che quell’atto è l’inizio della fine del nostro importantissimo scalo. Il Governo, se avesse veramente voluto valorizzare l’Area metropolitana dello Stretto avrebbe dovuto indicare l’Aeroporto dello Stretto come uno degli aeroporti strategici del Paese". Con questo monito il gruppo di Fratelli d’Italia, capitanato dal consigliere comunale Massimo Ripepi, ha voluto mettere nuovamente l’accento sulla questione aeroporto, snodo strategico per il futuro dell’intero territorio della Città Metropolitana. Nella conferenza stampa convocata stamane a Palazzo San Giorgio, l'eponente di FdI ha parlato lanciato un accorato appello alla cittadinanza ribadendo ancora una volta l’impegno del partito della Meloni di schierarsi al fianco dei reggini. A dar man forte a Ripepi erano presenti Tommaso Iaria, consigliere comunale di Condofuri, Angelo Costantino e Luigi Iacoponi del movimento giovanile di FdI Gioventù Nazionale, Peppe Quattrone e Pasquale Romeo, segretario comunale e provinciale del partito. "Abbiamo convocato questa conferenza stampa per dare inizio alle attività di partito che devono essere forti e devono generare una forte risposta sul territorio – ha esordito Ripepi - Il partito sta ripartendo, Giorgia Meloni ha voluto dare credito al nostro territorio e ora sta a noi non deludere le aspettative". La discussione giunge velocemente al nodo principale che è rappresentato dall’aeroporto Tito Minniti, un vero e proprio 'malato terminale': "Sto conducendo da mesi, anche in solitaria, una battaglia che riguarda l’aeroporto – sottolinea il consigliere - Reggio ha bisogno che il centrodestra sia ristrutturato partendo da dati oggettivi. La nostra città, grazie al centrodestra, è stata insignita del titolo di Città Metropolitana pur con gli errori commessi perché chi lavora sbaglia". Poco dopo l'attacco diretto a Falcomatà: "Il sindaco di Reggio rappresenta l’unico caso di politico che pur non lavorando sbaglia. I casi Miramare e Quattrone insegnano. Il sindaco non vuole fare niente per evitare di sbagliare. Se tutto andrà bene si realizzerà il suo sogno di lasciare Reggio per proiettarsi ad un luminoso posto al sole in Parlamento. Dunque l’interesse della città viene continuamente subordinato agli interessi del capo Matteo Renzi l’unico ad avere le chiavi del Paradiso di Montecitorio. Non lavora invece il sindaco che invece sembra essere poco interessato alla città nutrendo aspirazioni di arrivare in Parlamento". Il documento su cui si basa l’intervento di Ripepi è il decreto che ha sancito 'interesse nazionale' del Tito Minniti: "Quando arrivò il decreto che sanciva l’aeroporto come d’interesse nazionale ho subito sentito 'puzza di bruciato' Quello di Reggio era stato, infatti, inserito, nei 38 aeroporti d’interesse nazionale che sono soggetti a pesanti vincoli statali e non d’interesse strategico come doveva essere per uno sviluppo concreto. Si è fatta una valutazione in base al bacino d’utenza dimenticando che da qui a breve Reggio sarà Città Metropolitana. Fra le aree strategiche il governo ha scelto la Calabria e la Sicilia orientale dimenticando completamente l’area dello Stretto". "Siamo in mezzo ad un elastico che si romperà da qui a breve proprio su Reggio Calabria – avvisa Ripepi - Vogliamo fare una battaglia sull’aeroporto. Non possiamo essere Città Metropolitana quando e, di fatto, siamo considerati dal Governo nazionale come periferia dell’Africa. Renzi sta rovinando il nostro territorio. Il serio rischio è, da qui a breve, essere declassati ulteriormente ad aeroporto d’interesse regionale, un disastro, volerebbero solo gli aquiloni. Renzi con lo stesso decreto ha inserito l’aeroporto di Firenze in quegli d’interesse strategico unendolo a Pisa. Non poteva unire l’aeroporto di Reggio con quello di Lamezia"? si domanda Ripepi. "Con questa conferenza stampa vogliamo dire ciò che gli altri non hanno voluto dire – tuona Ripepi - Questo decreto sancisce in maniera definitiva la morte del nostro territorio, non soltanto dell’aeroporto. Dobbiamo urgentemente stimolare il Governo affinché si faccia una struttura che vada a formare la piattaforma atta al rilancio effettivo dello scalo. La nostra proposta – conclude - e che si faccia urgentemente un tavolo capace di generare un modello di transizione che traghetti il nostro aeroporto al bando internazionale così da stimolare le grandi compagnie di gestioni a sbarcare sullo Stretto. I soldi che la Regione ed i vari enti vogliono dare devono confluire in un organismo vivo e non morto così come in atto è la SOGAS. Vogliamo portare avanti la nostra battaglia per la città contro tutti coloro che hanno chiuso gli occhi di fronte a questo sfascio". Sarà utile a breve - è stato l'ultimo pensiero del consigliere comunale di Fratelli d'Italia - un confronto con i sindacati e la Confindustria affinché tutti siano attori attivi in questo fondamentale snodo di crescita e sviluppo".
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