Picierno e Lo Schiavo: "Per Vibo è l'ora del rinnovamento"
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Importante incontro sul tema “Vibo città europea” questa mattina nella sede del comitato elettorale di Antonio Lo Schiavo a Vibo Valentia, alla presenza, tra gli altri, dell’europarlamentare del Partito democratico, Pina Picierno, del consigliere comunale Pd Giovanni Russo, del dirigente regionale dello stesso partito Vincenzo Insardà, dei consigliere regionali Michele Mirabello e Arturo Bova, del sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, e di altri numerosi esponenti della coalizione a sostegno del candidato sindaco Antonio Lo Schiavo. “Vibo vuole essere una città europea perché non vuole più chiudersi nel suo localismo - ha affermato lo stesso Lo Schiavo nel suo intervento - ma chiede, al contrario, di avere un orizzonte più ampio e d’inserirsi in un circuito di città virtuose che oggi realizzano processi di crescita puntando su modernità e futuro. Vibo ha bisogno di dinamismo, demografico e sociale, per contrastare i fenomeni di emigrazione culturale e costruire nuove possibilità di sviluppo. Una politica che vuole invertire la tendenza deve porsi questo problema, decidendo di scommettere su cultura, innovazione, tecnologia e turismo. Concetti chiave alla base del nostro programma elettorale e alla base della nostra idea di città intelligente. Per fare questo abbiamo bisogno anche dell’Europa e di una visione strategica complessiva che ci consenta di avere un ruolo da protagonista nella programmazione comunitaria 2014-2020. Per questo metteremo in piedi un gruppo di lavoro che abbia come unica funzione quella di studiare la programmazione comunitaria e creare progetti a beneficio della città, utilizzando tutti gli assi strategici per un sviluppo urbano integrato in cui le politiche ambientali, economiche e culturali, interagiscono tra loro e trovano nei fondi comunitari una convergenza unitaria. Dobbiamo fare nostre le finalità strategiche di Agenda 2020 e quindi quelle di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Partendo soprattutto dall’innovazione tecnologica e dall’agenda digitale, per colmare un gap che per troppo tempo ci ha posti fuori da qualunque idea di modernità ed efficienza, ma anche per realizzare un’idea di città sostenibile. Ragionando su rigenerazione e riqualificazione urbana, qualità della vita legata all’ambiente, maggiori servizi nelle aree di disagio, offerta culturale diffusa, mobilità urbana e trasporti ‘green’, senza dimenticare le politiche sociali. Non dobbiamo inventarci niente – ha concluso Lo Schiavo - dobbiamo solo avere la capacità di mutuare le esperienze positive di altre realtà e utilizzare le risorse che l’ambito comunitario ci offre”. Da Pina Picierno l’idea che “una nuova primavera calabrese non si possa fermare ai confini di Vibo. Deve, anzi, investire e attraversare anche questa città. Per questo non potevo non essere qui a sostegno di Antonio Lo Schiavo. Perché Vibo Valentia è un simbolo di una città ricchissima di potenzialità, che dovrebbe far parlare di sé per la bellezza, per la capacità e la voglia di mettersi in gioco e non, come spesso è accaduto, per l’inerzia, la palude e l’incapacità di attuare un’iniziativa politica degna di questo nome. I cittadini lo sanno e non basta nascondere i simboli di partito per nascondere una stagione d’incapacità. Non basta vergognarsi della propria storia per cancellare con un tratto di gomma la vita amministrativa degli ultimi anni. Per questo i cittadini hanno partecipato alle primarie del centrosinistra riconoscendo una vittoria netta e importante ad Antonio Lo Schiavo e il merito di ritrovarsi unito, attorno ad un candidato giocane, brillante e degno di fiducia, all’intero centrosinistra. Da parte mia – ha chiarito l’europarlamentare - non mancherà il sostegno alla ripartenza di questa bella città e ad un rinnovamento che passa necessariamente da due binari: la filiera istituzionale, e quindi il rapporto diretto che Vibo, con Lo Schiavo, potrà avere con la Regione e il governo nazionale, e l’Europa dove, oltre ad avere una parlamentare che vi vuole bene, avrete la possibilità di attingere a strumenti concreti come il Pon ‘Sviluppo e cultura’ grazie al quale, per 5 regioni del Mezzogiorno tra cui la Calabria, saranno disponibili 500 milioni di euro da investire in bellezza, cultura, patrimonio artistico e paesaggistico”.