Guardia Piemontese insignita del titolo di Città europea della Riforma
- Written by Pietro De Leo
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Nel VI Centenario d'avvio della Riforma Luterana con l'affissione il 31 ottobre 1517 delle 95 tesi nel portale della cattedrale di Wittenberg, Guardia Piemontese, cittadina calabrese del Tirreno cosentino, a km.12, 3 da Paola, patria di S. Francesco, è stata insignita del titolo Città europea della Riforma dalla Comunità delle chiese protestanti, per aver subito il 5 giugno del 1561 il massacro dei seguaci di Pietro Valdo di Lione vissuto dal 1140 al 1206. Riconoscimento che sarà ufficialmente conferito alla cittadina il prossimo 25 febbraio.
I seguaci del Valdo detti Valdesi ( o Poveri di Lione ) scesi già nel sec. XII dal Pellice con i loro ideali pauperistici non in consonanza con la Chiesa cattolica, si insediarono a Guardia e dintorni per evitare sanzioni , mantenendo le proprie tradizioni etniche, linguistiche e religiose, senza contrasti, fino a quando aderendo alla Riforma Protestante, suscitarono la condanna della Chiesa promossa dal card. Michele Ghisleri, poi papa Paolo V.
Di quel triste evento rimane ancora la Porta del Sague, una vivida indelebile testimonianza, proprio quando la lingua occitana - il variegato "guardiolo" - sembra purtroppo avviata al silenzio e all'obblio ( nel 2007 - secondo uni indagine scientifica e statistica - solo 340 su 1860 abitanti comprendevano il dialetto dei loro avi, nonostante l'impegno e le iniziative delle associazioni locali, come il Centro culturale dedicato nel 1983 al predicatore piemontese " Giovan Luigi Pascale" promotore del gemellaggio tra Guardia e Torre Pellice, e della Giornata della Memoria, che si svolge ogni anno il 5 giugno, istituita nel 2008.
Mi è gradito ricordare che proprio quando fu avviato nel 1973/4 il Dipartimento di Storia dell' Università della Calabria come docente di Storia medioevale e direttore del medesimo invitai più volte il collega ed amico prof. Giovanni Gonnet che non solo svolse diversi seminari sui prolegomeni del Valdismo medioevale , dando alle stampe da Rubbettino nel 1989 tre interessanti volumi dell'opera " Il grano e le zizzanie" :tra eresie e riforme, mentre veniva edito dalla Carical il saggio a mia cura : "Minoranze etniche in Calabria e Basilicata"e in seguito diversi lavori di Renata Ciaccio, come " L' inferno dirupato". I Valdesi di Calabria tra resistenza e repressione.
Non senza omettere che insieme agli allievi visitammo più volte quella cittadina, che conserva non solo le porte con lo spioncino, ma interessanti strutture cattoliche come la Chiesa del Santissimo Rosario, ex convento dei Domenicani e quella di S. Andrea Apostolo , e monumenti civili tra i quali la Torre e il Palazzo Spinelli.
Sarebbe - a mio avviso - utile ed interessante che le gite scolastiche degli allievi della nostra Regione non tralasciassero le mete questi luoghi particolari, legati specificamente alla storia plurisecolare della terra natia. Guardia Piemontese è una di esse, come lo sono Malvito, che fu sede di gastaldato longobardo , Umbriatico antica sede vescovile ora dismessa con la sua bellissima e sconosciuta Cattedrale , o Bova nel Reggino di antichissime origini, che conserva tantissimi tasselli di ogni civiltà , purtroppo poco conosciuti.