“Pensieri delle piccole cose - Spiritualità dell’essenziale”: presentato il libro di Filippo D’Andrea
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Il tempo, lo spazio e una miriade di oggetti …è tutto quello che ci serve per rimanere ancorati alla realtà? È l’nterrogativo di una nuova filosofia esistenziale, il dubbio che prova a sciogliere Filippo D’Andrea nel suo libro “Pensieri delle piccole cose - Spiritualità dell’essenziale”. Nella vita che scorre veloce, questo sembra essere il messaggio di D’Andrea, le piccole cose sono perle infilate su un doppio filo di coscienza e fede. Il volume è stato presentato a Lamezia a Palazzo Nicotera, nell’ambito della rassegna “Il maggio dei libri”. L’incontro, moderato dal giornalista Antonello Torchia, ha registrato le relazioni di: Luca Carnevale, docente di lettere; Giovanna Assisi, docente di lettere; del professore Giovanni Caruso. Nel testo: adagi e aforismi, riflessioni e versi. Il viaggio tra le pagine leggere d’inchiostro e pregnanti di significato, per descrivere quello che il professore D’Andrea ha definito “un diario di appunti di piccole cose”, inizia subito con l’articolato intervento di Giovanna Assisi. Una analisi accompagnata da voce e pianoforte: le letture di Tina Mancuso e gli intermezzi musicali del maestro Francesco Sinopoli. “Vedere, intendere e comprendere, una sorta di gioco di prospettiva per conoscere gli altri e per riconoscere se stessi. Un viaggio – ha sottolineato Giovanna Assisi – da intraprendere in punta di piedi, con umiltà e con slancio”. La consapevolezza, dunque, della nostra dimensione materiale e della nostra essenza metafisica. Il professor Carnevale ha colto invece l’aspetto spirituale e divulgativo del testo: “un libro per tutti – ha detto - uno spazio da concedersi per un esame di coscienza dove il professore D’Andrea ci permette di confrontarci con le sette virtù cardinali: consiglio, sapienza, fortezza, intelletto, pietà, timore di Dio e scienza”. In chiusura l’intervento del professor Giovanni Caruso, che ha curato la premessa del libro, e che ripercorre il testo con spunti culturali che hanno offerto una esperienza multisensoriale del volume. Rintracciandovi la pietas della Madonna del solletico del Masaccio e la filosofia dell’essenziale di Blaise Pascal. Un assaggio che delizia, ma non sazia, da assaporare, come scrive padre Elia Catellani nella prefazione. Insomma una presentazione che invita alla lettura.