"Avrei voluto dirti che” il nuovo pezzo di Nicola Gullo
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S’intola “Avrei voluto dirti che” e porta la firma dell’eclettico cantuatore e poeta Nicola Gullo il nuovo pezzo prodotto dalla Tape Lab Studio che, da mercoledì prossimo, riempirà i palinsesti delle frequenze locali e non. Passaggi radiofonici previsti a tutte le ore tutti i giorni per la sua nuova fatica artistica che sbarcherà anche sulle migliori piattaforme digitali di download e streaming.
“Avrei voluto dirti che” è una ballata pop che apre uno squarcio su quelle parole che restano nell’animo umano dopo la fine di un amore, su quelle parole che si ripetono infinite volte nella mente, prigioniere di una trama alternativa del destino.
E’ un percorso lungo e particolarmente duro quello che “accompagna” i giorni seguenti l’addio. Un qualcosa di inspiegabile, che logora, usura, snerva l’animo di uno dei due amanti in particolare. E allora? Si ripesca nei ricordi, in quello scatolone chiuso con un nastro adesivo sottile che, spesso e volentieri, vieni strappato al calar della sera. Tutto riaffiora, riprende la routine delle domande: di chi sarà stata la colpa? Chi avrà sbagliato di più? Perché proprio ora? Perché proprio a me? Niente e nessuno vi risponderà mai. Troveremo nelle parole del versatile compositore una spiegazione? Sicuramente sì: l’estro e la stoffa non mancano e Gullo non fa fatica a dimostrarlo in ogni sua creazione.
«Nei versi scritti traccio ritmi, pause, armonia – spiega Gullo -. Nella Grecia antica, le prime liriche nascevano per cantare le gesta degli eroi. La canzone, come la poesia, è per me un modo di concepire il mondo e la mia essenza». E’ ancora una volta all’interno del magico studio Tape Lab di Marco Passarelli che l’artista trova la sua ispirazione. E’ l’ingegnere del suono Arianna Tomaselli a strizzargli un occhio e a dare il la alla sua inventiva. Il pezzo è destinato a diventare un tormentone. Ascoltare per credere. Continuerà a stupirci ancora Gullo? «Potete giurarci», conclude con un sorriso.