Vicenda Miramare, Misefari vs centrodestra: "Con loro era un deposito"
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“È musica per le orecchie di tutti noi reggini, la riapertura del Grande Hotel Miramare. A ottobre, infatti, verrà proposto il bando per l’affidamento di uno dei più pregevoli ‘gioielli’ della Città Metropolitana di Reggio Calabria, tra gli immobili storici più amati e impressi nella memoria storica dei cittadini. Come garantito dal Sindaco, il bando rispetterà il vincolo di destinazione turistico-alberghiera, e sarà avviato un percorso strategico, condiviso con le istituzioni cittadine, prima fra tutte le Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici”. È la premessa del ragionamento del capogruppo di Reset nel Consiglio comunale di Reggio Calabria Valerio Misefari per il quale “le chiacchiere stanno a zero, e finalmente si respira aria di cambiamento. I goffi tentativi di alzare polveroni fondati su premesse inesistenti, messi in atto da un centrodestra sempre più confuso – aggiunge - non fanno altro che esaltare la concretezza di risultati messi a segno dall’Amministrazione Falcomatà”. Poi Misefari passa all’attacco della controparte: “una minoranza rappresentativa di partiti che hanno contribuito a svendere la città, impoverendola, e che ha condannato i cittadini Reggio Calabria a pagare tasse altissime a causa di scelte scellerate. Quali? Le ha brevemente elencate il Sindaco durante la conferenza stampa di venerdì scorso, e ascoltabile sul sito del Comune: vere consulenze pagate a peso d’oro a discutibilissimi esperti, esterni all’Amministrazione; finanziamenti milionari a fondazioni di dubbia utilità (vedi la BAAM); mostre, non sempre all’altezza, a Villa Zerbi, finanziate con centinaia di migliaia di euro di soldi dei reggini. È inaccettabile ricevere lezioni di moralità, da chi fino a ieri si è comportato ben diversamente. Da chi, addirittura, ha reso il Miramare un misero deposito. Che coraggio ci vuole! La credibilità di questa Amministrazione – sostiene Misefari - è certificata nei fatti dalla sinergia con il Tribunale di Reggio Calabria, che ha permesso l’assegnazione al Comune delle tele provenienti dalla ‘confisca Campolo’: capolavori di Picasso, Dalì, De Chirico, che saranno ospitati nelle sale del Castello Aragonese che riaprirà a settembre (e, se possibile, anche presso il Miramare stesso). Medesima rilevanza hanno le collaborazioni con il Conservatorio Francesco Cilea (la cui orchestra eseguirà alcuni concerti proprio nello storico hotel) e con l’Ateneo reggino (sarà realizzata una mostra di modelli plastici che riproducono nei minimi particolari i palazzi storici della città, e realizzati all’interno del ‘Laboratorio Modelli’ da studenti e docenti della Facoltà di Architettura). Segnali inequivocabili: un Sindaco che fa della legalità il cardine del proprio agire amministrativo”. Quindi la conclusione: “la strada è quella giusta: Giuseppe Falcomatà non deve fare altro che andare avanti, con rinnovata fiducia, sul percorso tracciato in questi primi mesi di amministrazione”.