Sogas, Danisi replica a Ripepi
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In riferimento alle precedenti dichiarazioni del consigliere comunale Massimo Ripepi, il segretario provinciale dei Giovani Democratici Francesco Danisi dichiara quanto segue:
Massimo Ripepi predica bene ma razzola come scribi e farisei: ama girare in lunghe vesti nelle piazze e occupare le prime file nel tempio ma, secondo noi, difficilmente entrerà nel regno dei Cieli perché guarda la pagliuzza nell'occhio altrui ma non la trave che attraversa il proprio. E il caso della Sogas ne è un esempio. Affetto da una strana grafomania che lo porta a esternare su tutto lo scibile umano, Ripepi si accanisce contro il giovane professionista indicato dal Comune nel Cda della Sogas, che può vantare già una notevole esperienza imprenditoriale al vertice di aziende ben più grandi di quella che gestisce l'aeroporto di Reggio, ma non si domanda perché la Camera di commercio sia stata guidata per vent'anni da un dentista, che peraltro secondo il Tar e il Consiglio di Stato si è fatto riconfermare in maniera abusiva. Forse Ripepi spera che i destinatari dei suoi attacchi porgano sempre l'altra guancia, ma non si rende conto che le sue affermazioni sollevano un enorme problema politico tutto interno al centrodestra. È da ritenere infatti che lui, e di conseguenza Lucio Dattola, il candidato a sindaco di Reggio meno votato della storia della sua coalizione, nonché ex illegittimo presidente della Camera di commercio, siano d'accordo nel criticare la Provincia che è socia di maggioranza della Sogas. Una linea politica curiosa: fino a quando la sua coalizione ha governato (male) il Comune, l'ente intermedio e la Regione, secondo Ripepi e Dattola la Sogas funzionava benissimo. Adesso che il Comune ha nominato nel Cda un giovane imprenditore che sta lavorando per vederci chiaro e sta dando un contributo per mettere ordine nei conti della società, lui chiede l'impossibile: cioè il fallimento dell'azienda da sostituire con una “newco”. Mosso da carità cristiana, siamo certi che Ripepi ci perdonerà se definiamo questa proposta una solenne sciocchezza. La Sogas è un'azienda pubblica e non può fallire anche perché, qualora si costituisse una “newco”, i debiti della Bad Company dovrebbero comunque essere pagati dai cittadini. È questo che vuole? Una società nuova e senza debiti, magari da consegnare a qualcuno, e nel tempo stesso far pagare i debiti delle dissennate gestioni del passato ai cittadini, che già subiscono il salasso delle conseguenze del dissennato “modello Reggio”? A noi sembra francamente una boutade estiva. E speriamo che tale resti per il bene della città.