Sequestro gazebo, la maggioranza: “L’arroganza non è di chi pretende il rispetto delle regole”
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In riferimento al sequestro di gazebo, la maggioranza consiliare di Reggio Calabria ha diffuso una nota che riportiamo integralmente:
Dopo gli attacchi ingenerosi subiti da questa amministrazione relativamente alla vicenda riguardante il sequestro dei gazebo sul Lungomare è necessario fare chiarezza su quanto accaduto. A causa delle note infiltrazioni mafiose a cui è seguito lo scioglimento del consiglio comunale nel 2012, la Commissione Straordinaria inviata in riva allo Stretto per ripristinare la legalità ha accertato una gravissima situazione di pre(?)dissesto, causata ricordiamolo sempre dalle amministrazioni del Modello Reggio, che ha imposto, ahi noi!, la definizione di un piano di riequilibrio, come più volte detto, "lacrime e sangue" per tutti i cittadini. L'adozione del piano ha comportato l'innalzamento per tutti di tutte le aliquote di tasse e tributi, comprese TASI, TARI, canone idrico ed infine TOSAP. A seguito delle rimostranze dei commercianti, che avevano visto schizzare il costo dell'occupazione, sono state nuovamente rideterminate, nello specifico della TOSAP, le tariffe al massimo, ma applicando tutte le riduzioni possibili consentite dalla legge, che le hanno ricondotte a soglie molto più contenute. Contestualmente a questa attività, gli Uffici Comunali, sempre durante la gestione commissariale, hanno consentito una lunghissima rateizzazione del debito venutosi a creare, invitando, inoltre, alla stipula e produzione di una fideiussione bancaria. Ma di questa rateizzazione, dalle 5 attività commerciali che hanno subito il sequestro dei gazebo, sono state rispettate solo alcune delle prime scadenze ed inoltre nessuna produzione di fideiussione bancaria è avvenuta. Da questa netta violazione e mancanza è disceso il mancato rinnovo della concessione annuale, per cui attualmente ci troviamo dinnanzi ad una occupazione abusiva del suolo pubblico da parte dei 5 commercianti. Nonostante tutto, questa Amministrazione comunale durante i mesi primaverili fino al luglio scorso, proprio nel tentativo di scongiurare l'adozione di atti estremi quale è di fatti il sequestro, ha dimostrato estremo impegno per trovare una soluzione, prodigandosi in lunghe e spesso dure riunioni ed incontri tra l'Assessore alle Attività Produttive, Ing. Mattia Neto, l'Assessore alla Legalità, Giovanni Muraca e gli esercenti dai cui atteggiamenti è sempre emersa l'assenza totale di volontà da parte di alcuni di questi, o rappresentanti di essi, di saldare il proprio debito con la collettività. D'altronde, se così non fosse stato, avrebbero potuto incominciare pagare anche solo una parte del dovuto o le 4 rate previste per il 2015 e non ancora versate. A fronte di atteggiamenti irriverenti e spesso offensivi da parte di alcuni dei commercianti, nella convinzione che avrebbero ottenuto di proseguire nella loro occupazione abusiva, la Polizia Municipale, rilevate le violazioni, ha posto sotto sequestro i 5 gazebo. Giunti a questo punto per l'esclusiva responsabilità dei commercianti che, loro sì, arrogantemente pretendono di dettare i tempi e gli atti all'Amministrazione è opportuno chiarire che per ogni metro quadrato di suolo pubblico occupato devono essere corrisposti 0,64 € al giorno, per un totale massimo di 28.032 € all'anno per il gazebo che occupa la maggiore superficie, ossia 120 mq. Dunque il massimo che i commercianti in questione possono arrivare a pagare sono 28 e non 40 mila euro annui, come falsamente loro affermano e i soliti mezzi di comunicazione fazioso veicola. Inoltre, va specificato che se i commercianti decidessero di occupare il suolo solo ed esclusivamente nei mesi della bella stagione, tre o quattro, pagherebbero molto di meno, ma, evidentemente, per molti risulta più comodo non smontare e protrarre per tutto l'anno l'occupazione. È chiaro, dunque, che l'arroganza non è di chi pretende il rispetto delle regole al fine di garantire i servizi essenziali alla cittadinanza, ma di chi, brandendo l'arma dei licenziamenti, predente di proseguire nella propria situazione di abusivismo e morosità, scagliandosi in maniera grave contro chi educatamente e pacatamente ha espresso le proprie idee, tra l'altro condivise dalla gran parte della cittadinanza. A tutto ciò si aggiunga che la soluzione a tutela dei cittadini, dei lavoratori e delle casse comunali, se possibile, la troverà non chi ha urlato e chi si rifiuta di riconoscere le vere responsabilità, ma l'amministrazione che dal primo giorno sta mettendo in campo tutte le forze per poter dare un minimo di sollievo ai cittadini. L'Amministrazione Falcomatà si è fatta carico di avviare una dura lotta ad ogni forma di evasione ed elusione di ogni tassa, tributo o canone, dimostrando di non avere alcun interesse a tutelare questa o quella realtà, ma solo il perseguimento del bene della collettività. Serve abbassare i toni, proseguire il confronto produttivo con gli operatori del settore e con la città tenendo saldi i principi di legalità e del rispetto delle regole per una rinascita del nostro territorio che ha ereditato, con questa amministrazione, problematiche pregresse causate da gestioni dissennate delle risorse pubbliche e che nonostante ciò ci vede tutti uniti,insieme in prima linea ,per risolvere le varie problematiche e dare un orizzonte di sviluppo a tutta la cittadinanza.
Demetrio Delfino
Antonino Castorina
Giovanni Latella
Valerio Misefari
Demetrio Martino
Paolo Brunetti
Antonio Ruvolo
Filippo Bova
Giuseppe Sera
Rocco Albanese
Nancy Iachino
Enzo Marra
Giovanni Minniti
Paola Serranò
Francesco Gangemi
Nicola Paris
Filippo Burrone
Nino Mileto
Filippo Quartuccio
Emiliano Imbalzano
Antonino Nocera
Riccardo Mauro