Sequestrati beni per 1 milione ad una società dell’edilizia
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La Guardia di Finanza ha contestato ad una società operante nell’edilizia ricavi non dichiarati per oltre 2.000.000 di euro ed ha proceduto al sequestro di beni immobili per circa un milione di euro a garanzia del debito e delle imposte sottratte al fisco. Al termine della verifica ad un imprenditore cosentino era stata contestata l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi IRES ed il reato di occultamento e distruzione delle scritture contabili avendo la società controllata fittiziamente trasferito la propria sede in Gran Bretagna. Conclusa la verifica, si è poi proceduto con la Procura della Repubblica di Castrovillari ad applicare la misura cautelare reale del sequestro “per equivalente” sui beni riconducibili all’imprenditore, al fine di tutelare la pretesa erariale dello Stato. Sono stati quindi sequestrati dalle Fiamme Gialle beni immobili nella disponibilità dell’imprenditore per un valore complessivo di circa un milione di euro, costituiti da nove appartamenti, dieci magazzini per uso privato, tre locali per uso ufficio, un uliveto ed un immobile su più livelli in fase di costruzione. La gran parte di tali beni è stata fatta transitare e nel patrimonio immobiliare di una fittizia società con sede a Londra di cui l’imprenditore è risultato rappresentante legale e socio di maggioranza. Si tratta della cosiddetta tecnica evasiva di “esterovestizione societaria”, consistente nel trasferire la proprietà dei beni di una società italiana, debitrice nei confronti dell’Erario, ad altro fittizio soggetto giuridico con sede all’estero, al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte in Italia. Operazioni evasive ed aggressive oggetto di costante controllo e monitoraggio della Guardia di Finanza.