Ampliata la videosorveglianza a Catanzaro, Abramo: “Città meno aggredibile dalla criminalità”
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È il più consistente provvedimento adottato dalla giunta Abramo per garantire le esigenze di sicurezza e legalità del capoluogo. Si tratta dell’ampliamento del progetto Tesic che prevede l’installazione di un sistema di videosorveglianza composto da 57 nuove telecamere ad ottica variabile e ad alta definizione nel centro storico e nel quartiere Santa Maria. Il progetto è stato redatto dall’Amministrazione comunale in collaborazione con i tecnici della Polizia di Stato e costituisce il punto di partenza del programma di recupero dei sistemi di videosorveglianza già presenti nel centro della città. La proposta progettuale è già stata esaminata dalla riunione tecnica di coordinamento nel corso di una seduta appositamente convocata dal prefetto Luisa Latella. Il varo del progetto che ha ricevuto l’ok dalla riunione tecnica di coordinamento convocata lo scorso 14 ottobre dal prefetto Luisa Latella, è stato deciso dall’esecutivo di Palazzo De Nobili nel corso di una riunione presieduta dal sindaco Sergio Abramo, assistito dal segretario generale Vincenzina Sica che ha approvato l’atto deliberativo predisposto dall’area legale amministrative e avvocatura, diretta da Saverio Molica. “Rendere il nostro territorio più sicuro, meno aggredibile da azioni criminose che rappresentano un grave ostacolo allo sviluppo economico e alla civile convivenza della città - ha affermato Abramo – ha rappresentato, per noi, il primario obiettivo. Abbiamo da sempre pensato che un sistema tecnologico di videosorveglianza su tutto il territorio avrebbe potuto rappresentare un concreto strumento per aumentare la sicurezza in favore dei cittadini e delle attività commerciali catanzaresi e garantire, inoltre, un ausilio concreto alle Forze dell’Ordine. Dopo l’installazione e l’attivazione delle telecamere a piazza Matteotti e in piazza Montegrappa, e l’imminente installazione in galleria Mancuso, con i 52 nuovi apparecchi previsti per il centro storico e gli altri 5 che verranno installati a Santa Maria, la strategia di potenziamento delle tecnologie per la sicurezza compie un notevole passo in avanti verso quello che rimane il nostro obiettivo. In questo senso – ha aggiunto Abramo – è stata fondamentale la collaborazione dei tecnici della Polizia di Stato, che hanno coadiuvato il Comune, con le proprie competenze professionali, nella stesura rapida e particolareggiata di un progetto che potrà diventare un punto di riferimento anche per gli altri Comuni calabresi”. L’esecutivo ha stabilito un impegno di spesa di 160mila euro, che sarà finanziata con le risorse residuali dell’Asse 1 dei Pon “Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo convergenza” 2007-2013, da impegnare per le esigenze e legalità del territorio da utilizzare entro il 31 dicembre prossimo. Palazzo De Nobili intende, dunque, avviare subito le procedure di gara finalizzate ad ampliare l’attuale sistema di videosorveglianza mediante l’utilizzo di fondi propri nelle more della definizione dell’iter procedurale previsto per il finanziamento dell’intervento nell’ambito del Pon. La redazione del progetto stata realizzata in meno di una settimana: venerdì scorso il Comune e la Polizia hanno ricevuto l’incarico dal Ministero per procedere all’ampliamento del sistema, mentre nel fine settimana sono stati eseguiti i sopralluoghi mirati a rilevare i punti di interesse e gli obiettivi strategici nel perimetro compreso fra piazza Matteotti e la stazione della Funicolare di piazza Roma. Particolare attenzione verrà garantita alle attività commerciali, agli istituti di credito, agli uffici della Pubblica amministrazione e alle vie di accesso e di uscita al centro della città. Le immagini registrate dal sistema confluiranno verso un nodo di accentramento situato nei pressi del Complesso monumentale del San Giovanni, e da lì verranno veicolate alle sale operative delle Forze dell’ordine, compresa la Polizia locale. Il progetto Tesic originario ha consentito, inoltre, l’installazione di 8 telecamere nell’area sud della Città di cui, 5 a Santa Maria e 3 in località Aranceto, attive da circa un mese.
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