Irto: "Entro un anno attiveremo la Diga del Menta"
- Written by
- Published in in evidenza
- 0 comments
“35 anni per una struttura indispensabile per soddisfare un bisogno e un diritto elementare come quello dell’acqua per oltre 200.000 persone, sono un tempo francamente insopportabile. Troppi anni per costruire e mettere in funzione la Diga sul Menta”. E’ la denuncia del presidente della quarta Commissione consiliare Nicola Irto che ricostruisce così la vicenda: “i lavori cominciarono alla fine del secolo scorso e ancora oggi siamo lontani dal soddisfare la sete e i bisogni della città dello Stretto e del suo comprensorio. Si tratta di un progetto degli anni ’60, oltre mezzo secolo fa quindi - rileva Irto - per un manufatto più volte inaugurato e ‘venduto’ agli elettori con solenni proclami e assicurazioni. Dal taglio del nastro di Loiero nel 2010, prima della sua ricandidatura al Governo regionale, ai proclami di Scopelliti, quando, nel 2012, l’ex presidente della Regione annunciò ai cittadini che, nell’ambito del Piano per il Sud, c’erano pronti 13 milioni di euro del Cipe per i lavori residuali di collegamento che avrebbero dovuto spegnere la sete dei reggini con condotta forzata, centrale idroelettrica e interventi di mitigazione ambientale. Un budget – aggiunge l’esponente del Pd - che nel 2013 si arricchì di altri 12 milioni di euro, sempre Cipe, per completare lo schema idrico del Menta. Un ‘fiume’ di denaro pubblico che rende intollerabile qualsiasi altro rinvio per la messa in funzione di un’opera che rischia, dagli anni della sua progettazione ad oggi, di non rispondere più alle esigenze idriche di una popolazione nel frattempo cresciuta. Non c’è abitante di Reggio né dei centri urbani limitrofi, che non sia stanco per la qualità di un’acqua imbevibile il cui arrivo nelle case è sempre incerto e insufficiente perfino rispetto a bisogni igienici elementari. E ciò senza affrontare, in questa sede, quanto tutto questo inevitabilmente finisca con il moltiplicare le fatiche e i costi per le famiglie più deboli economicamente che pagano per prime e prima di tutti per questa vergogna. Nella storia della Diga, che è ormai nota per essere la più grande incompiuta della Calabria, se non del Mezzogiorno – sostiene Irto - occorrono ora tempi certi. Non abbiamo bacchette magiche. Ma, entro un anno e non oltre, il sistema del Menta può e quindi deve entrare in funzione facendo scorrere l’acqua potabile in quantità sufficiente dai rubinetti delle abitazioni. La maggioranza di centrosinistra che oggi governa la Calabria deve fare la sua parte, garantendo sia sui tempi di messa in funzione, sia su eventuali contributi economici”. Vi è poi un annuncio: “Da Presidente della IV Commissione, Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente, convocherò i soggetti interessati per una riflessione e per fare il punto sulle opere di completamento concluse e avviate in Calabria. Al tempo stesso, manterremo alta l’attenzione per la Diga del Metramo, altra fonte di rifornimento importante per i cittadini e gli agricoltori della Piana di Gioia, anche questa inaugurata nel 2013, ma mai entrata in funzione. Solo così si potrà andare oltre i proclami rispettando i bisogni dei territori. E venga preso - conclude - questo impegno dai livelli ufficiali del potere politico e delle istituzioni e se ne traggano tutte le conseguenze. La gente è stanca; servono risposte”.
Related items
- Serra, iniziativa del Pd per costruire l'alternativa al governo Meloni
- Proclamazione Irto a segretario regionale del Pd, la soddisfazione di Alecci
- Pd Vibo, Di Bartolo: "L’elezione di Nicola Irto alla segreteria segna l’inizio di una nuova stagione"
- Passo indietro di Irto, la delusione di Tassone: "Non si consideri la Calabria merce di scambio"
- Regionali, Irto all'assemblea provinciale del Pd di Vibo: "Vogliamo superare il commissariamento della sanità"