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Rifiuti tossici nelle Serre, “secretate” le informazioni

Le informazioni relative al progetto Miapi (Monitoraggio ed individuazione delle Aree potenzialmente inquinate) sono “secretate sino alla definitiva esecuzione delle indagini di tipo diretto sui siti indagati, volte all’accertamento della natura delle anomalie riscontrate”. Ad ammetterlo è l’Arpacal che risponde al responsabile del Codacons delle Serre vibonesi, Antonio Carnovale, che aveva chiesto l’accesso agli atti. Ciò deriva dalla “importante natura scientifica” e dai possibili “riflessi prodotti sulle azioni di contrasto ai fenomeni criminali connessi ai reati ambientali”. Per gli stessi motivi, “i dati che sono stati sinora acquisiti attraverso i sorvoli del territorio ad opera di elicotteri appositamente attrezzati, dopo una propedeutica fase di validazione scientifica ad opera dei soggetti competenti e titolari del Progetto, saranno trasmessi alle Autorità giudiziarie territorialmente competenti per le attività conseguenti”. La contraddizione di fondo sta nel fatto che un progetto nato per fare chiarezza circa la reale situazione in cui versano le aree sospette delle Regioni ad Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) omette, in questa fase, di rendere noti dati che potrebbero essere indicativi e svelare quei rischi che, se  conosciuti, potrebbero essere evitati da subito dalla popolazione. Da un lato, dunque, si comunica in grande stile di “desecretare” facendo intendere all’opinione pubblica che è stata aperta la stagione della massima trasparenza, dall’altro si “secreta” impedendo l’accesso a specifiche notizie ad un’associazione che è nata con lo scopo precipuo di tutelare i consumatori. Nato nel 2011 (ma i lavori sono stati avviati a maggio 2013) dalla collaborazione fra il ministero dell’Ambiente ed il Comando dei Carabinieri per la Tutela ambientale e finanziato con 10.556.570 euro, il Miapi punta a localizzare eventuali fonti di inquinamento attraverso l’individuazione della anomalie in alcuni parametri fisici e geofisici misurati tramite sensori da piattaforma aerea. In particolare, è prevista l’acquisizione di circa 12 mila chilometri quadrati di rilievi aerei a cui vanno sommati altri 1550 chilometri di verifiche a terra. Obiettivi del progetto sono: l’individuazione di siti contaminati con l’ausilio di dati telerilevati e di analisi spaziali, la creazione di un archivio informatizzato globale e aggiornabile dei siti inquinati, la verifica della presenza di inquinanti nel sottosuolo e nelle acquee sotterranee e superficiali in corrispondenza dei siti individuati e selezionati per tali analisi. Ora, i cittadini attendono di sapere se esistono pericoli concreti (e, in tal caso, da cosa sono stati generati) e se i troppi tumori registrati nelle Serre siano ad essi riconducibili.

 

Il Cns Libertas si presenta: “Lavoriamo per lo sviluppo del territorio”

C’erano soprattutto giovanissimi carichi di entusiasmo alla presentazione delle attività del Cns Libertas. L’evento, aperto con i saluti del presidente in pectore del consiglio comunale Giuseppe De Raffele, ha visto la partecipazione attiva di diversi rappresentanti del mondo dello sport (fra gli altri, Salvatore Auddino, Fiorindo Lagrotteria, Domenico Figliuzzi, Assunta Tassone, Antonio Rizzo), lieti di contribuire alla nascita di una nuova realtà che si propone di incidere sullo “sviluppo del territorio”. Se il delegato Coni di Vibo Valentia Salvatore Mangone ha sottolineato l’importanza di avere “le scarpe sporche” e di “rimanere aperti alle proposte”, il presidente provinciale del Cns Libertas Francesco De Caria ha illustrato il percorso storico della sua compagine che è “un ente nazionale apolitico e apartitico, senza scopo di lucro, che si ispira alla concezione cristiana della vita”. Gli obiettivi sono legati alla promozione della cultura e dello sport inteso come “elemento essenziale della formazione morale e fisica”, alla lotta al doping, all’impulso all’associazionismo e allo stimolo alle manifestazioni culturali. Ampio spazio nel progetto dell’ente è riservato poi al turismo, all’istruzione, all’ambiente, alle politiche sociali e a quelle giovanili. Illuminante in tal senso è stato l’intervento di Santo Mineo: “occorre ritornare alle passioni di un tempo – ha spiegato il commissario regionale del Cns Libertas – e portare avanti i valori della correttezza, della coerenza e dell’onestà. Noi siamo dei volontari in campo per la promozione sportiva”. Uno spirito positivo che è stato trasmesso ai tanti ragazzi presenti, che sono i protagonisti del futuro.

Serra, l’ex carcere diventa museo-pinacoteca

Comincia a prendere forma il museo-pinacoteca che nascerà dal recupero e dalla rifunzionalizzazione dell’ex casa mandamentale posta all’entrata della cittadina della Certosa. I lavori concernenti il progetto - rientrante nel Pisl “Borghi d’eccellenza della Calabria” e finanziato con 560 mila euro - stanno procedendo in maniera regolare e lasciano intravedere il cambiamento della struttura. Connesso a motivi di sicurezza è il fatto che non siano rintracciabili elaborati progettuali capaci di rivelare le originarie caratteristiche dell’edificio, ma alcuni dati fanno presumere che sia stato costruito fra il 1900 ed il 1905 per essere utilizzato fino alla metà del secolo scorso con funzioni di penitenziario. Una volta dismesso, è rimasto in disuso. Agli inizi del nuovo millennio è stato acquistato dall’amministrazione comunale per un riutilizzo a fini sociali. Per come evidenziato nella relazione tecnica, è composto da “un piano fuori terra di circa 500 metri quadrati e da un piano sottotetto parzialmente praticabile” e “si presenta con una pianta di forma irregolare costituita da un corpo principale in mostra dall’ingresso dal lato stradale”. Oltre al consolidamento delle fondazioni, gli interventi realizzati e da realizzare sono volti a “consentire il recupero funzionale dell’intero edificio” e riguardano “la struttura interna e quella esterna, gli impianti e l’area di pertinenza esterna all’edificio”. Il ripristino del tetto è stato effettuato tenendo in considerazione “la collocazione altimetrica del fabbricato” e la necessità del “funzionale allontanamento dell’acqua e della neve dalla copertura”. Non mancheranno inoltre misure mirate a superare le barriere architettoniche e relative al rispetto delle norme di prevenzione degli incendi.

Domani sera la presentazione del Cns Libertas

SERRA SAN BRUNO - È prevista per domani alle 17.30, a palazzo Chimirri, la presentazione del Comitato provinciale di Vibo Valentia del Centro Nazionale Sportivo Libertas, costituito nel mese di gennaio, al termine di una lunga fase di commissariamento. La finalità dell’evento è quella di illustrare la programmazione predisposta, che coinvolge, oltre al mondo prettamente sportivo, anche i settori della cultura, dello spettacolo, della formazione, dell’ambiente, del turismo, delle politiche sociali e di quelle giovanili. A sostenere il presidente provinciale del Cns Libertas Francesco De Caria nell’attività espositiva ci saranno, fra gli altri, il commissario straordinario Santo Mineo e il delegato Coni Vibo Valentia Salvatore Mangone. All’appuntamento saranno inoltre presenti le associazioni e gli enti no profit del circondario delle Serre e i rappresentanti dei Comuni dell’area montana.

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