Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Acqua, Mirko Tassone attacca Rosi: “Concentrati sulle poltrone e non sui problemi”

“Ora è ancor più urgente e necessario procedere al distacco immediato da Sorical”. Va subito al dunque Mirko Tassone che vede la situazione complicarsi anziché risolversi e, vista la rilevanza della tematica, insiste sull’esigenza di adottare gli opportuni provvedimenti con rapidità. “Alla luce delle risultanze investigative emerse nell’ambito del nuovo filone d’inchiesta (“Acqua sporca 2”) che riguarda l’invaso dell’Alaco e la fornitura idrica ai cittadini – spiega il consigliere d’opposizione - l’amministrazione comunale non può continuare a fare come lo struzzo e mettere la testa sotto terra per non vedere il problema. Il problema esiste e va affrontato e risolto, tanto più, che da quanto si è appreso le acque dell’Alaco non sarebbero mai state, neppure, classificate. Un fatto inquietante che la dice lunga sulla qualità di un liquido che i cittadini pagano a caro prezzo come acqua potabile”. L’esponente di “Al lavoro per il cambiamento” chiama alle proprie responsabilità gli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci e ricorda “le tante promesse non mantenute dal sindaco Rosi” ed, in particolare, ricorda che il capo della giunta “in campagna elettorale aveva promesso, addirittura, la trasformazione dei boscaioli in rabdomanti, pur di trovare l’acqua necessaria a staccarsi da Sorical”. La critica viene condita con un pizzico d’ironia ed infatti Tassone sostiene che “andato evidentemente in fumo il corso di formazione e la conseguente riconversione professionale dei taglialegna in cercatori d’acqua, il sindaco aveva promesso, nientepopodimeno che l'accensione di un mutuo di, udite, udite, un milione di euro che avrebbe permesso di risolvere definitivamente il problema”.  Ma preso dalla “diuturna opera di fare e disfare la giunta, il sindaco deve essersi distratto, salvo tirare fuori dal sempre più striminzito cilindro d’illusionista, il famigerato connubio comune – regione”. A questo punto, il rappresentante della minoranza opera una breve cronistoria e rammenta che Rosi aveva annunciato “urbi et orbi, che grazie ad un finanziamento regionale di 250 mila euro, avrebbe superato le criticità” senza dimenticare di precisare che “rispetto al milione promesso, mancavano all’appello 750 mila euro”. Qui arriva un nuovo affondo perché “cammin facendo, anche i 250 mila euro si sono persi nel porto delle nebbie di un’amministrazione sempre più interessata a mantenere le poltrone che a governare Serra”. E se Tassone non nutre speranze rispetto ad “su un sussulto improvviso che induca il sindaco e la sua maggioranza a procedere all’immediato distacco da Sorical” sente però “il dovere civile d’invitare l’amministrazione a compiere un passo necessario per tutelare la salute dei cittadini”. D’altra parte, “la strada da percorre l’avevamo indicata, anni or sono, quando all’indomani del suo insediamento avevamo invitato il sindaco Rosi a far censire i pozzi comunali in disuso, riattivare le sorgenti inutilizzate, procedere al un graduale recupero della rete idrica danneggiata onde evitare la dispersione e lo spreco d’acqua, al fine di recuperare l’autosufficienza necessaria per interrompere  la dipendenza da Sorical”. Dal singolo caso Tassone passa ad una riflessione più generale e nella convinzione che “Serra avrebbe avuto bisogno di un’amministrazione comunale e non di una sua parodia” rilancia la sua tesi chiarendo che “quella guidata dal sindaco Rosi più che un’amministrazione moribonda è un’amministrazione mai nata, uno di quegli scherzi che la politica può partorire soltanto alle nostre latitudini”. Con amarezza, conclude che “poco o nulla ci si può aspettare da una giunta guidata da un timoniere che nella migliore delle ipotesi, forse, avrebbe dovuto e potuto fare l’aiuto mozzo”.

Legge 28/2008, Ale-Ugl: “Bene la concertazione Regione-Sindacati”

“Facciamo gli auguri al nuovo Dirigente generale reggente del nuovo dipartimento ‘Sviluppo economico, Lavoro e politiche sociali’, Antonio Nicola De Marco” poiché “siamo certi di trovare un attento interlocutore, che saprà continuare il lavoro tracciato dal suo predecessore  Vincenzo Caserta, cui vanno i nostri ringraziamenti, per aver avviato e sostenuto un percorso di stabilizzazione di tutto il precariato regionale e non, in particolare, con l’istituzione del tavolo tecnico per definire il percorso di stabilizzazione dei lavoratori della legge regionale 28/2008”. È quanto scrive in una nota l’Ale-Ugl, sindacato da sempre impegnato nella difesa dei lavoratori precari. “Il nostro plauso – viene aggiunto - va anche al neo assessore al Lavoro Carlo Guccione per aver posto l’accento sulla necessità di una concertazione Istituzione Regione - OO.SS., per definire le misure di contrasto al precariato regionale e non, riconosciuta come piaga sociale e come freno all’efficacia del buon andamento della pubblica amministrazione. Nell’attesa di poter concludere le procedure di stabilizzazione del personale di cui alla legge regionale 28/2008, oggetto di esame del tavolo tecnico costituendo – sostiene l’Ale-Ugl - siamo certi sin d’ora di poter approdare entro la fine dell’anno, alla conclusione delle fasi di stabilizzazione di questi lavoratori e di poter guardare questi lavoratori non più come precari ma come lavoratori assunti a tempo indeterminato, per come voluto e manifestato dal governatore  della Calabria Mario Oliverio”.

Alaco, il M5S chiede una convocazione in prefettura

I parlamentari del Movimento 5 Dalila Nesci, Federica Dieni e Paolo Parentela Stelle chiedono  “l’immediata convocazione presso la prefettura di Catanzaro di un tavolo istituzionale sulla potabilità delle acque dell’Alaco”. Gli stessi esponenti grillini hanno al riguardo inviato una nota ai prefetti di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, una volta appresi gli sviluppi dell’inchiesta ‘Acqua sporca 2’ sulla rete idrica dell’Alaco. “Dall’indagine – sostengono i pentastellati – emergerebbe che l’acqua dell’invaso non sarebbe idonea al consumo umano. È necessario che anche il governatore Mario Oliverio, al quale per opportuna conoscenza abbiamo indirizzato la missiva, partecipi al tavolo istituzionale da noi proposto, che speriamo i prefetti vogliano fissare al più presto. Il Movimento 5 Stelle – concludono - denunciò da subito le irregolarità sull’Alaco e i rischi per la salute e l’ambiente, anche tramite interrogazioni parlamentari e altre richieste alle prefetture. Adesso le istituzioni devono risposte certe alla popolazione, senza perdere un solo minuto”.

Ammodernamento Statale 106, Graziano presenta un’interrogazione

“Urgono interventi strutturali urgenti per la messa in sicurezza del ponte Molinella nel tratto stradale che attraversa il centro urbano di Cariati. Un’opera prioritaria che evidenzia lo stato di arretramento e di estrema pericolosità in cui versa la tratta stradale ionica calabrese”. A dichiararlo è il consigliere regionale della Casa delle Libertà Giuseppe Graziano che ha depositato presso la Segreteria Generale di palazzo Campanella un’interrogazione per sapere “quali iniziative intende assumere la Regione  per stimolare un’azione immediata da parte dell’Anas Spa e quindi  tutelare l’incolumità degli utenti, mettendo in sicurezza un’infrastruttura che risulta strategica per lo sviluppo futuro dei territori”. Nello specifico, secondo Graziano: “l’ammodernamento della Statale 106 è una delle grandi questioni che dovrà affrontare la Giunta regionale, cercando di trovare una soluzione sostenibile e definitiva. Gli interventi tampone, programmati dall’Anas, non sono sufficienti. Occorre dare esecutività ai progetti di ammodernamento e raddoppio della strada ionica, attualmente fermi al Ministero dei Trasporti.  Per fare tutto ciò, serve che la Regione si confronti con il Governo e solleciti la destinazione dei finanziamenti e l’inizio dei lavori. Soprattutto - conclude Graziano -  considerata la loro pericolosità, quelli che riguardano i Megalotti 8 e 9 nella tratta Sibari-Crotone”.

Subscribe to this RSS feed