L’Otello di Giuseppe Verdi chiuderà la stagione del Politema di Catanzaro

È iniziato il conto alla rovescia per la chiusura della stagione del teatro Politeama di Catanzaro, affidata ad un’opera lirica di grande impatto emotivo, l’Otello di Giuseppe Verdi che sarà presentata sabato 5 maggio, con inizio alle 21. La regia è di Luciano Cannito, mentre l’Orchestra Filarmonica della Calabria sarà diretta dal maestro Filippo Arlia.

Sarà Leonardo Gramegna, tenore tra i più apprezzati in Italia, ad interpretare il ruolo-chiave del Moro e generale dell’Armata Veneta.

Gramegna ha lavorato con direttori come Palumbo, Carella, Benini, Severini, Bressan, Caldi, Ráth, Rota, Mastrangelo, Martinenghi, Panni, Angius, Bonnin, Cinquegrani, Krieger, D’Agostini, Rosa, Romani, Sladkovsky, Savic, Sisillo e con registi come Lavia, Bieito, Del Monaco, Roubot, Spada, Fioroni, Edtbauer, Mirabella, Zvulun.

Ha studiato al Conservatorio Piccinni di Bari e all’Accademia Arturo Toscanini di Parma, debuttando in Les Huguenots di Meyerbeer al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e in Proserpina di Paisiello e Salvator Rosa di Gomes. Sempre a Martina Franca ha debuttato il ruolo di Erode in Salomè di Strauss (edizione francese su CD/Dynamic).Ha debuttato ruoli principali in opere come Nabucco, Aida, Il Trovatore, Don Carlo, Macbeth, Otello, Madama Butterfly, Tosca, La Bohème, Fanciulla del West, Norma, Carmen, cantando in teatri e festival italiani e all’estero come La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Parma, Verdi di Busseto, Teatro Massimo di Palermo, Politeama Greco di Lecce, Teatro Petruzzelli di Bari, Opera Skopje, National Opera and Ballet di Tbilisi, Opera Theatre di Novi Sad, Opera di Montecarlo.

Leonardo Gramegna ha debuttato anche ruoli rari come Licinio ne La Vestale di Spontini a San Pietroburgo con l’Orchestra dell’Hermitage diretta da Fabio Mastrangelo, Riccardo in Oberto Conte di San Bonifacio con i Berliner Operngruppe diretti da Felix Krieger e Alvise Malipiero in Dona Flor di Van Westerhout diretto da Filippo Maria Bressan con la ICO Orchestra di Bari.

Tra gli impegni della stagione 2013/14 annovera: Ismaele in Nabucco al Seoul Art Center diretto da Aldo Sisillo, Manrico ne Il trovatore a Timisoara diretto da David Crescenzi e con Marianne Cornetti nel ruolo di Azucena, Pollione in Norma all’Anhaltisches Theater di Dessau, Otello al Theater Oldenburg/Heilbronn, Faust in Mefistofele al Theater Mainz, Cavaradossi in Tosca all’opera di Dessau, debutta inoltre al Teatro Bellini di Catania nella Nona Sinfonia di Beethoven diretta dal Maestro Xu Zhong.A Dessau tornerà nel 2015 come Cavaradossi in Tosca.In concerto Leonardo Gramegna ha al suo attivo Messa da Requiem con il Teatro Vespasiano di Rieti, Teatro dell’Aquila a Fermo e Teatro Civico di Vercelli, Nona Sinfonia di Beethoven al Vercelli Opera Festival diretta da Marco Angius, Paulus di Mendelsohn in tour in Puglia, Petite Messe Solemnelle di Rossini al Palazzo Madama di Torino, Messa di Gloria di Puccini al Festival della Valle d’Itria e il Festival Leoncavallo.

 

  • Published in Cultura

Il Politeama e la buccia di banana

La Regione Calabria, detto in generale, è zeppa di difetti e di colpe, soprattutto nella politica culturale. Una volta tanto che finanzia qualcosa, però, se qualcuno non ne sa approfittare, la colpa è tutta sua, e non della Regione.

 Mi riferisco, da quel che poco che i giornali reticenti fanno capire, alla buffa vicenda del Politeama di Catanzaro, escluso dai finanziamenti… eh, non per un malvagio piano, non per odio nemico, non per vendetta del conte di Capaccio per la sconfitta del 1528; ma no, niente di queste cose serie e importanti: perché quando hanno mandato, tramite Pec, la domanda, non c’era allegata la documentazione. C’era, se ho capito bene, solo la lettera di accompagnamento, che però non accompagnava un bel nulla.

 Il burocrate regionale, credo io, ha letto la lettera, ha costatato la mancanza di documenti allegati, ha cestinato il tutto. Ragazzi, i burocrati sono delle macchine.

 Esclusa dai soldi, la Fondazione mette mano a un ricorso al Tar, il quale Tar, in punta di diritto, respinge il ricorso e dà ragione alla Regione. Ecco come scivolare sulla buccia di banana!

 Siccome la Fondazione è un ente, e gli enti sono composti di esseri umani, sarei curioso di sapere chi è il responsabile di una tale diciamo così distrazione; chi è che doveva inviare la Peccon gli allegati, e invece non allegò. Sarà un essere umano, sarà uno con nome e cognome.

 Bisogna dunque individuare un colpevole, e assumere nei suoi confronti tutti i provvedimenti del caso. Vero, ma, ragazzi, esiste anche la “culpa in vigilando”, che, gerarchicamente, va dall’ultima ruota del carro ai massimi livelli. Ovvero, ha sbagliato qualcuno, e qualcun altro non ha controllato. E le responsabilità, a tutti i livelli, sono personali; ovvero, in linguaggio più terra terra, non si può giocare a scaricabarile.

 Qualcuno ora deve chiedere conto, “redde rationem”, di come la città di Catanzaro e il suo teatro si siano trovati in tale situazione.

 A proposito, e Soverato? Anche Soverato si è vista bocciare la sua rassegna canora dal nome pacchiano di “Summer arena”; ma quello lo capisco: sono solo canzonette, mica cultura.

 Ecco, queste due volte non me la posso pigliare, in coscienza, con la Regione.

 

  • Published in Diorama

L'ultimo tango a Berlino di Ute Lemper approda al Politeama di Catanzaro

E’ tutto pronto per l’inaugurazione ufficiale della stagione del Politeama di Catanzaro con la star internazionale Ute Lemper e il suo “Ultimo tango a Berlino”.

Domani sera (19 novembre) il sipario al teatro si aprirà all’insegna del ricordo del sovrintendente Mario Foglietti, scomparso di recente, che aveva fortemente voluto la presenza della grande artista tedesca per l’apertura del cartellone.

Il concerto sarà un viaggio da Berlino a Buenos Aires, da Brecht a Piazzolla con l'interpretazione di tanghi da tutto il mondo in spagnolo, portoghese, francese, tedesco e inglese. Un omaggio a questa arte e ai suoi racconti d'amore, di vita, di morte, di fatalità.

Cantante, ballerina, attrice, autrice e carismatica interprete, Ute Lemper abbraccia un repertorio sterminato, il cui punto fermo è nel cabaret degli anni fra le due guerre allargandosi poi alla canzone d'autore francese di Brel, Ferrè, Vian, ai canti yiddish e dell'est europeo, ai leggendari musical (Cats, Cabaret, Chicago), al tango di Astor Piazzolla fino al jazz.

L’affascinante artista imprime a queste e altre pagine la propria inconfondibile cifra interpretativa, fatta di versatilità ma anche di profonda adesione, nonché di passionalità e di gusto spiccatamente teatrale. Grazie a queste sue doti naturali, ha potuto sviluppare una carriera che l'ha portata a confrontarsi con materiali diversi, come la danza di Bejart e di Pina Bausch, il melodismo post-minimalista di Michael Nyman, la poesia stralunata di Charles Bukowski e quella d'amore di Pablo Neruda.

Un'artista a tutto campo, dunque, che ritorna a Catanzaro dopo la precedente esperienza del 2006 e dopo essere stata applaudita nei teatri più prestigiosi, come La Scala e il Piccolo di Milano, il Barbican Centre, la Royal Festival Hall, la Queen Elizabeth Hall e l'Almeida Theatre di Londra, il Lincoln Center di New York, l'Opéra Comique di Parigi.    
I biglietti sono ancora disponibili presso il botteghino del Politeama e on line sul sito www.politeamacatanzaro.net o su www.liveticket.it/politeamacatanzaro.

  • Published in Cultura
Subscribe to this RSS feed