Vibo, il prefetto avvia gli incontri con i sindaci

Vibo Valentia - Questa mattina il prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli, ha tenuto il primo di una serie di incontri programmati con i sindaci della provincia per conoscere i temi e le problematiche di maggiore rilevanza dei rispettivi territori.

All’incontro hanno preso parte il primi cittadini di Vibo Valentia, Briatico, Cessaniti, Filandari, Francica, Ionadi, San Gregorio D'Ippona, Sant'Onofrio e Stefanaconi.

Il prefetto, nell’ottica di un rilancio basato anche sul turismo, ha ribadito che la capacità attrattiva del territorio provinciale deve passare attraverso un rafforzamento dei servizi di trasporto che consenta di raggiungere tutte le principali località della provincia, oggi raggiungibili praticamente solo con i mezzi privati, ponendo l’accento sulla necessità che vengano intensificati i collegamenti tra la Stazione ferroviaria di Vibo – Pizzo e il capoluogo, non esclusa la fascia costiera, specie nell’attuale contingenza che vede Vibo Valentia “Capitale Italiana del Libro 2021” e Tropea “Borgo dei Borghi 2021”.

Secondo Lulli, queste felici circostanze impongono, più che mai, il rafforzamento del trasporto pubblico, il quale si pone come elemento essenziale per il decongestionamento del centro urbano di Vibo Valentia, ma anche per una maggiore fruibilità del territorio anche da parte di chi non dispone di mezzi privati di trasporto.

Il prefetto ha ascoltato con attenzione le istanze dei sindaci legate ai rispettivi territori, i quali hanno posto in risalto vari argomenti tra cui lo stato della viabilità stradale in provincia, le carenze degli organici amministrativi, le difficoltà nella realizzazione delle opere pubbliche.

Coronavirus, circolare del Prefetto di Vibo per mobilitare le associazioni di volontariato

Il Prefetto di Vibo Valentia ha inviato una circolare ai sindaci, invitandoli a sensibilizzare le associazioni di volontariato presenti in ambito comunale, affinché promuovano iniziative utili per aiutare le persone svantaggiate.

La circolare si propone, quindi, di mobilitare il terzo settore al fine di alleviare i disagi vissuti, in maniera particolare, dalle persone anziane, cui, tra l'altro, le norme legate all'emergenza coronavirus raccomandano vivamente, per quanto possibile, di restare a casa.

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La senatrice Vono (M5s) incontra il Prefetto di Vibo: "Riaffermare con forza la presenza dello Stato"

Un territorio nel quale va riaffermata con forza la presenza dello Stato, operando su due livelli: con azioni mirate di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali, sostenendo, parallelamente, la ricostruzione di un sano tessuto economico-produttivo che crei lavoro e solide prospettive per le giovani generazioni”.

È emersa una linea di “piena convergenza” su questi temi tra la senatrice del “Movimento 5 Stelle” Silvia Vono e il Prefetto di Vibo Valentia Guido Nicolò Longo, nel corso di un incontro che si è tenuto presso il Palazzo di Governo del capoluogo tirrenico.

“Ringrazio il Prefetto - scrive in un nota Silvia Vono - per il tempo che mi ha dedicato. Il quadro delle emergenze che investono il Vibonese è particolarmente drammatico, soprattutto a causa di una pesante egemonia mafiosa che si manifesta con atti delittuosi cruenti e un radicamento nel tessuto socio-economico che tenta di soffocare sul nascere le speranze di riscatto delle persone oneste e perbene. Uno scenario aggravato dalle ataviche carenze di organico che coinvolgono magistratura e forze dell'ordine e da una fragilità intrinseca degli apparati politico-amministrativi locali, tra comuni sciolti o in dissesto e una Provincia che versa in condizioni finanziarie disastrose”.

“Ho espresso parole di plauso al Prefetto - prosegue il comunicato - per le importanti iniziative realizzate, in un contesto così difficile, nel quale non è mancato il suo impegno su problematiche di varia natura. Tra le altre, lo sblocco della ben nota questione del nuovo ospedale di Vibo, i cui lavori dovrebbero iniziare a breve. Seguirò personalmente le attività in essere e sosterrò il progetto già avviato di istituire un commissariato di polizia a Nicotera, utilizzando un immobile confiscato alla 'ndrangheta. Cogliendo, altresì, un utile suggerimento del Prefetto, nel mio ruolo di componente della Commissione Affari Costituzionali del Senato mi adopererò affinché, in questa legislatura, la normativa sui commissariamenti per infiltrazioni mafiose negli enti locali assuma maggiori livelli di efficacia, fornendo strumenti più incisivi allo Stato nella riaffermazione della legalità tra gli uffici della pubblica amministrazione. Nei prossimi giorni tornerò a Vibo Valentia per incontrare i vertici provinciali delle forze dell'ordine, approfondendo ulteriormente le questioni di sicurezza e ordine pubblico che investono un territorio così straordinariamente ricco di storia, cultura e bellezze naturali, che merita sicuramente adeguata attenzione da parte di tutte le Istituzioni”.

Franco Cavallaro, leader della Cisal, saluta l’arrivo del nuovo Prefetto di Vibo Valentia

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa trasmessa dal Segretario Generale Cisal, Francesco Cavallaro.

Prima a Reggio Calabria poi a Palermo come Questore, oggi a Vibo Valentia nella altrettanta prestigiosa funzione di Prefetto.

L’arrivo del Prefetto Guido Longo al vertice dell’Ufficio Territoriale di Governo di Vibo Valentia, così come nelle previsioni, è stato salutato con grande attenzione da istituzioni, sindacati, professioni, associazionismo e opinione pubblica.

La convinzione che il massimo responsabile del governo della provincia sia in grado di scrivere una pagina importante e di grande impegno sul piano della cultura del rispetto soprattutto della legalità, è molto diffusa.     

I motivi sono tanti e tutti eloquenti. Vibo Valentia è alle prese con una fase storica particolarmente complessa, in un quadro più generale di enormi cambiamenti sociali e istituzionali.

In questo scenario la collaborazione tra istituzioni e sindacati  si configura come presidio di sicurezza, civiltà, tolleranza, efficienza e buonsenso, anche davanti a problematiche particolari come quelle che si trova quotidianamente ad affrontare  ormai da tempo la provincia di Vibo Valentia.

Ecco perché la Cisal continuerà a garantire la stessa massima disponibilità affinché questo metodo continui a tutelare le nostre comunità, anche e soprattutto in questo periodo di profonde modifiche  che portano con sé anche timori, paure, chiusure.

Il rispetto tra istituzioni e sindacati è anche  garanzia per tutti, cittadini, forze sociali, imprese. Un territorio di questo tipo chiede una grande collaborazione e rispetto che intende, con forza e determinazione, continuare a portare avanti nei prossimi anni. L'alto profilo della esperienza acquisita dal dott. Guido Longo  è un segnale importante per Vibo Valentia che va colto considerata l'alta complessità del  territorio. Resta centrale l’obiettivo del nuovo Prefetto secondo cui la  mafia si combatte con le confische e i sequestri di patrimonio, ma soprattutto con la lotta alla corruzione, che è l’alimento numero uno.

Va, altresì, condivisa l’idea secondo cui i fenomeni corruttivi vanno gestiti a livello nazionale con un’autorità anti corruzione. Dietro i grandi fatti criminali c’è la corruzione, che va assolutamente emarginata. Non lo si dimentichi: questa città ha dovuto fare i conti con problemi consueti ma anche con  alcune situazioni particolarmente delicate. Una per tutte l’emergenza migranti.

Il porto di Vibo Valentia  in questi anni è diventato uno dei luoghi in cui dalle navi sono sbarcate decine di migliaia di persone: minori non accompagnati, donne e uomini, affrontando  anche altre delicate questioni, a partire dalla presenza di inquinamenti anche di tipo mafioso nell’economia del territorio.

 

La Prefettura di Vibo Valentia  è stata in prima linea, naturalmente con la piena collaborazione della Magistratura e delle Forze di Polizia, nel fare rispettare i principi di legalità senza i quali la comunità non può affrontare un normale sviluppo. 

Vibo: il presidente della Provincia Niglia incontra il prefetto Longo

"Conosco le problematiche della Provincia di Vibo Valentia. Mi rendo, pertanto, conto che la situazione è estremamente delicata. Occorre, dunque, passare dalle parole ai fatti, al fine di superare, nel più breve tempo possibile, questa stato di estrema emergenza. Il mio impegno in questa direzione sarà massimo. Sono qui per aiutare la gente di questo territorio".

Questi i propositi che il neo prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, ha esternato al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia e al segretario generale Cesare Pelaia, nel  corso di un incontro istituzionale che si è tenuto, stamattina, nella sala di presidenza dell’ente.

Il presidente della Provincia, nel rivolgere il benvenuto al prefetto, ha auspicato una piena sinergia istituzionale. Andrea Niglia ha quindi illustrato, con dovizia di particolari, la situazione dell’ente e del territorio provinciale.

"Abbiamo bisogno di interventi urgenti da parte del Governo, perché non siamo più in grado di garantire la sicurezza dei cittadini vibonesi - ha denunciato Niglia . Le strade sono pericolosissime, la sicurezza degli edifici scolastici è a livelli minimi. I nostri dipendenti sono ormai esasperati in quanto - ha evidenziato il presidente della Provincia di Vibo - non ricevono ormai da quattro mesi lo stipendio".

Il prefetto Longo ha, quindi, assicurato al presidente Niglia, che «sulla Provincia di Vibo vi è l’interessamento in prima persona del ministro dell’Interno Marco Minniti e si è detto, quindi,  disponibile ad ogni iniziativa utile alla risoluzione dei gravosi problemi dell’ente».

A portare testimonianza viva del disagio che, da diversi mesi, stanno vivendo sono stati, poi, gli stessi lavoratori provinciali, ai quali il prefetto ha ribadito i concetti espressi a Niglia e Pelaia: "Sono venuto qui in Provincia per rendermi conto di persona e valutare con cognizione di causa le vostre difficoltà. Vi sono vicino e farò di tutto per contribuire a risolvere i vostri problemi. Sto già lavorando, in stretto contatto con il ministero dell’Interno, per darvi risposte celeri e concrete".  

Vibo: lettera di Susanna Camusso consegnata la prefetto Guido Longo

"Egregio Prefetto, come Lei certamente saprà, la Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari sui temi del lavoro: per il ripristino della piena responsabilità solidale in materia di appalti e per l'abrogazione dei buoni lavoro, comunemente detti voucher. Tali quesiti, presentati dalla CGIL, sono stati concepiti a supporto della “Carta dei diritti universali del lavoro”, una proposta di legge di iniziativa popolare, di rango costituzionale, che ha lo scopo di definire un nuovo, moderno diritto del lavoro attraverso una forte e coerente semplificazione della corrente legislazione sulla materia".

Questo l’incipit della lettera scritta dal segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, in qualità di presidente del Comitato per il Sì ai referendum sul lavoro, che questo pomeriggio è stata consegnata direttamente nelle mani del neo prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo.

 A consegnarla, una delegazione di dirigenti sindacali formata da Luigi Denardo, segretario generale della Cgil di Vibo Valentia, Battista Platì, responsabile organizzativo, e Mimma Pacifici, segretaria regionale del sindacato. 

"La 'Carta dei diritti' è significativamente pensata per normare e tutelare qualsivoglia tipologia di lavoro, sia esso subordinato, parasubordinato o autonomo – prosegue la lettera -. La 'Carta dei diritti' ed i quesiti referendari che la accompagnano sono stati discussi ed approvati da oltre 1 milione e mezzo di iscritte e iscritti alla CGIL con oltre 42.000 assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio. Sono state raccolte, in loro sostegno, oltre 3 milioni di firme certificate. Una grande partecipazione di cittadini che fa bene alla democrazia. Anche per questa ragione, mi rivolgo a Lei, egregio Prefetto, affinché voglia farsi interprete presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo l'utilità che al più presto sia fissata la data del voto referendario. È infatti diritto dei cittadini conoscere con anticipo quando sono chiamati alla urne, potersi documentare e quindi decidere se e come partecipare alla consultazione referendaria. Sappiamo che il periodo nel quale si dovrà votare per i referendum coincide anche con il voto amministrativo in diverse realtà del Paese. Per questo – conclude - riteniamo che sarebbe una scelta utile per l'Italia abbinare il voto amministrativo con quello referendario: sia per il risparmio di danaro pubblico che ne deriverebbe, sia per evitare una doppia interruzione dell'anno scolastico. Certa che vorrà rappresentare all'Autorità di Governo queste nostre considerazioni ed istanze, gradisca i migliori saluti». «Soprattutto in un territorio come il nostro – ha voluto rimarcare il dirigente sindacale Luigi Denardo  - bisogna restituire dignità al lavoro, rimettendolo al centro, con più diritti e più tutele".

Il prefetto, dal canto suo, ha accolto la richiesta proveniente dal sindacato, affermando che proprio "il lavoro ed i diritti sono l’arma migliore per combattere e togliere consenso alla ‘ndrangheta".

 

Si è insediata la Commissione d'accesso al Comune di Laureana di Borrello

Su delega del ministro dell'Interno, il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha disposto un accesso ispettivo antimafia presso il Comune di Laureana di Borrello al fine di compiere accertamenti ed approfondimenti per verificare l'eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso.

La commissione d'indagine, insediatasi oggi, è composta da Alberto Grassia, viceprefetto aggiunto, da Francesca Iannò, funzionario economico finanziario e da Alfio Rapisarda, Comandante della Tenenza di Rosarno.

L'accesso ispettivo dovrà essere perfezionato entro tre mesi. Qualora dovesse essere necessario, la durata dell'accesso potrà essere prorogata di ulteriori tre mesi.
 
La commisisone arriva nel Comune reggino dopo il provvedimento con il quale, lo scorso 11 novembre, il Prefetto aveva disposto la sospensione del Consiglio comunale e avviata la procedura per lo scioglimento a seguito delle dimissioni, immediatamente efficaci, di nove dei dieci componenti del civico consesso.
 
Con lo stesso provvedimento, nelle more del perfezionamento dell'avviata procedura di scioglimento del Consiglio comunale, il Prefetto Michele di Bari aveva nominato, per assicurare il normale funzionamento degli Organi e dei servizi comunali, un commissario prefettizio.

 

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Chiaravalle C.le: la minoranza si rivolge al Prefetto

"Si sono riuniti stamattina i gruppi di minoranza del Comune di Chiaravalle Centrale per assumere decisioni idonee a contrastare la gravissima azione del Sindaco Donato, volta a minare violentemente le garanzie ed i diritti dei Consiglieri Comunali, che soffoca la trasparenza e tenta di sopprimere la partecipazione democratica".

E' quanto scrivono in un comunicato i consiglieri comunali Giuseppe Maida, Francesco Maltese, Gregorio Tino ed Emanuela Neri.

"Il rifiuto di convocare il Consiglio Comunale - prosegue la nota -  che si aggiunge a due precedenti episodi analoghi, a seguito di formale ed opportuna richiesta dei consiglieri di minoranza su questioni di enorme rilevanza pubblica come la potabilità dell’acqua e l’attività di controllo su atti gestionali della pubblica amministrazione, rappresenta un gravissimo atto di arroganza volto ad azzerare la dialettica democratica, ad annullare ogni attività di vigilanza politica e sociale e a mortificare l’espressione democratica di oltre 2/3 della comunità chiaravallese. La pervicace resistenza, inoltre, genera un inquietante preoccupazione che deve essere immediatamente fugata nel superiore interesse dell’istituzione municipale: cosa hanno da nascondere il sindaco e la sua maggioranza?"

"Non è il caso in questa sede di richiamare giurisprudenza, circolari ministeriali o interventi dei Prefetti di tutta Italia sulla materia e ci auguriamo che la lettera di rigetto della richiesta di convocazione del Consiglio sia stata concepita autonomamente dal Sindaco e che non ci sia stato il concorso di altri organi amministrativi dell’ Ente, tuttavia - proseguono i consiglieri - giunti a questo punto, è necessario ed indifferibile l’autorevole intervento degli Organi di controllo per ripristinare condizioni di agibilità democratica".

"I Consiglieri Comunali di minoranza, quindi, a conclusione della riunione, hanno deciso di intraprendere, sin dalle prossime ore, azioni forti e concrete che saranno portate all’attenzione e alla valutazione di S.E. il Prefetto di Catanzaro".


 

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