Vibo, la Provincia si appresta ad avviare interventi strutturali all’Itis

“Rendere le scuole del Vibonese sicure e moderne così come sancito dagli indirizzi del Piano nazionale di riprese e resilienza (Pnrr) collegato al programma europeo Next Generation Eu”. Va in questa direzione lo stanziamento di 3milioni e 978mila euro che la Provincia di Vibo Valentia, guidata dal presidente Salvatore Solano, ha destinato agli interventi di adeguamento sismico dell’Istituto tecnico industriale statale della città capoluogo. Fondi del Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca inseriti appunto nel Pnrr finanziato dall’Unione europea. L’avvio dei lavori, di cui recentemente è stato aggiudicato l’appalto, è previsto entro la prossima primavera.

«Facendo seguito ad una programmazione attenta ed oculata - redatta con il valido apporto tecnico-progettuale dato dalla macrostruttura Edilizia scolastica dell’Ente, di cui è responsabile l’architetto, Carolina Bellantoni - avvieremo nelle nostre scuole una serie di interventi di messa in sicurezza e innovazione -, ha reso noto il presidente Solano.  A breve, all’Itis di Vibo Valentia partiranno lavori importanti, che verranno posti in essere secondo canoni di modernità strutturale e consentiranno quindi ai ragazzi di espletare al meglio le proprie attività didattiche. L’edilizia scolastica costituisce una priorità assoluta non solo per garantire la sicurezza degli immobili ma anche - ha infine affermato Solano, richiamando alcuni principi guida del Pnrr - per assicurare un’effettiva fruibilità degli ambienti didattici agli studenti e contribuire così alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni».

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Chiaravalle Centrale, Chi.Ce: "L'amministrazione comunale manca di senso delle istituzioni"

"La riunione convocata dal sindaco Domenico Donato e tenutasi questa mattina con i rappresentanti dei genitori e degli insegnanti e con i dirigenti scolastici delle scuole di Chiaravalle conferma la totale assenza di senso delle istituzioni che caratterizza l’azione, del tutto improvvisata, dell’Amministrazione comunale.

Da quanto si apprende, il sindaco avrebbe scaricato su altre forze politiche la responsabilità per non essere riuscito, negli ultimi 5 anni, ad elaborare un piano organizzativo per allocare temporaneamente le varie scuole mentre sono in corso i lavori per la ristrutturazione antisismica degli istituti scolastici cittadini. L’approssimazione dell’esecutivo su questa situazione era stata ben messa in evidenza dal gruppo Chi.Ce durante la campagna elettorale, quando già era stata denunciata una confusione tale che ha portato, evidentemente, anche questa “nuova” amministrazione a improvvisare soluzioni che sono probabilmente poco sicure per gli studenti e il personale scolastico di Chiaravalle.

Tuttavia, il sindaco invece di confrontarsi su questa delicata situazione con gli organi competenti, prima fra tutti il Consiglio comunale ma anche Prefettura e Provincia, in modo tale da studiare una soluzione largamente condivisa, la migliore possibile, ha optato per la convocazione di una riunione “tirando per la giacca” genitori, studenti e docenti, gettandoli senza alcun motivo nel mezzo di situazioni e discussioni di ambito tecnico, amministrativo e politico, col solo scopo di creare una coltre di fumo dietro la quale nascondersi, e agire come se fosse ancora in campagna elettorale. Purtroppo per tutti, invece, ora dovrebbe amministrare".

E' quanto si legge in una nota del gruppo "Chi.Ce".

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Drapia, Porcelli: "Rimandare gli alunni a casa sarà l’ultima cosa che faremo"

"Cari concittadine e concittadini, terminato il periodo di pausa invernale, come ogni anno, si riprende con la vita scolastica.

Anche quest’anno, è opportuno valutare il quadro pandemico circostante ed al contempo considerare che bisogna imparare a convivere con questa difficoltà e minimizzarne gli effetti sanitari, sociali ed economici.

In numeri: la percentuale complessiva dei contagiati è dell’ 1.7 % - cittadini contagiati 36 (sommatoria dei dati ufficiali e ufficiosi considerate le difficoltà di tracciamento da parte dell’ASP).

La recrudescenza della variante “Omicron”, gli scenari evolutivi del virus e le successive proiezioni di contagio indicano il mese di febbraio come picco di nuovi contagi e, l’esperienza pregressa maturata, ci porta ad avere indicazione di un tempo di durata di 2 mesi dal picco prima che la situazione dei contagi possa ritornare a valori prossimi alla zona bianca.

Al netto delle evoluzioni e delle continue attività di screening e monitoraggio che verranno fatte, ad oggi ritengo opportuno mantenere la fruizione dei contenuti didattici in presenza.

Non ci sono meriti evidenti, se non uno scrollarsi di dosso le responsabilità di sindaco, nel reintrodurre oggi la Dad. Le occasioni di ritrovo familiari durante le feste avrebbero già dato evidenze di focolai o contagi aggiuntivi e consecutivi a tali eventi.

Lo strumento della didattica a distanza, sperimentata nel nostro Istituto, pur in situazione di emergenza, ha dato buoni risultati nel precedente anno scolastico. Ma non è il target, è una soluzione alternativa. Ed è il messaggio che ho colto anche dall’affluenza copiosa di genitori e figli “che ringrazio”  presso gli hub vaccinali per sottoporsi alla prima dose.

Rimandare gli alunni a casa sarà l’ultima cosa che faremo, è un dovere nei confronti delle nuove generazioni e sarebbe un’enorme ingiustizia nei confronti di tutti i genitori.

Non dobbiamo pertanto per quanto possibile privare i nostri ragazzi di un singolo giorno di scuola.

La priorità sarà sempre quella della salute pubblica e di permettere le lezioni in presenza.

Rispettiamo le regole dettate dal Governo ricordandoci di:

  • Portare sempre la mascherina FFP2, salvo non ci siano valide esenzioni;
  • Lavarsi in modo frequente le mani;
  • Mantenere il più possibile il distanziamento sociale
  • Rimanere a casa in caso di sintomi anche influenzali".

E' quanto scrive in un messaggio rivolto ai cittadini, il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli.

 

Scuola devastata a Corigliano, un arresto e una denuncia

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno tratto in arresto un 19enne e denunciato a piede libero un 17enne, entrambi del posto, per i reati di tentato furto aggravato, danneggiamento aggravato e danneggiamento seguito da incendio.

Tutto ha avuto inizio nella prima mattinata di sabato scorso, quando, intorno alle 7 una pattuglia della Sezione radiomobile ha raggiunto l’istituto comprensivo “Tieri”, nel cui cortile era stato segnalato un principio d’incendio.

 Arrivati sul posto, i militari hanno notato diversi focolai fuoriuscire dai magazzini del plesso. Continuando la perlustrazione dell’edificio, hanno sentito dei rumori provenire dalla palestra scolastica.

Trascorso qualche minuto hanno bloccato il 19enne mentre cercava di darsi alla fuga attraverso una porta d’emergenza. Successivamente, hanno individuato e bloccato anche il 17enne.

Una volta entrati nell’edificio, i carabinieri hanno trovato uno spettacolo desolante, con schiuma degli estintori versata in diversi locali, materiale scolastico dato alle fiamme, bagni distrutti e medicinali dell’infermeria scolastica gettati a terra.

Pertanto, il 19enne, che solo poche settimane addietro era stato arrestato per un furto compiuto in una  chiesa,  è stato  posto ai domiciliari, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

Il  minore, invece,  dopo la denuncia a piede libero, è  stato affidato ai genitori.

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Bambini positivi al Covid, scuole chiuse a Nardodipace

Scuole chiuse a Nardodipace (Vv). A deciderlo il sindaco Antonio Demasi che, con apposita ordinanza, ha disposto la sospensione delle lezioni in presenza nel plesso scolastico di Nardodipace Capoluogo (infanzia, primaria e secondaria) fino al prossimo primo ottobre.

A determinare il provvedimento “alcuni casi di Covid-19” che hanno interessato “alunni frequentanti il plesso scolastico” oggetto dell’ordinanza.

Da quanto appreso, sarebbero 8 i bambini risultati positivi al coronavirus.

Fabrizia, riaperta la scuola elementare di via Costa

E’ stata riaperta alle 9.30 di oggi la scuola elementare di via Costa, a Fabrizia. La struttura, che era stata chiusa per consentire lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico, è stata riconsegnata alla comunità studentesca dal sindaco Francesco Fazio.

La manifestazione, che ha compreso anche l’inaugurazione dell’anno scolastico, ha preso il  via con alcune riflessioni sul valore della scuola, espresse dagli alunni della scuola primaria.

Il primo cittadino fabriziese ha, quindi, evidenziato l’importanza della scuola e la necessità di avere un luogo sicuro in cui svolgere le attività didattiche.

E’ stata poi la volta della preside Maria Carmen Aloe, che ha espresso gratitudine al personale docente e ai collaboratori “che si sono adoperati per rendere possibile l’inizio dell’anno scolastico”.

Aloe ha, inoltre, sottolineato il valore affettivo che lega Fabrizia al plesso scolastico di via O. Costa e  vista l’emergenza sanitaria tuttora in corso, ha auspicato che il nuovo anno scolastico possa essere vissuto senza interruzioni.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione, impartita da don Ferdinando Fodaro e con il taglio del nastro.

Infine, i bambini hanno fatto volare in cielo tanti palloni colorati.

All'iniziativa, oltre al personale scolastico, hanno partecipato i componenti  dell’amministrazione comunale e l’architetto Bruno Ciconte che ha diretto i lavori di ristrutturazione.

Scuole in Calabria, Spirlì al governo: "Riaperture graduali senza forzature"

«Condivido il principio della gradualità per la riapertura delle scuole, ma nei primi tempi si dovrà riflettere su ciò che è necessario per i singoli territori. In alcune regioni, tra cui la Calabria, bisogna lasciare ai genitori la possibilità di condividere con gli istituti scolastici la scelta della didattica a distanza».

È quanto ha sostenuto il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso dell’incontro in videoconferenza con il Governo dedicato alle prossime riaperture.

«La Calabria – ha continuato Spirlì – è l’unica regione in cui, nelle aule, l’aria si cambia semplicemente aprendo le finestre? Forse le scuole del resto del Paese sono dotate di impianti per il riciclo? Allora i vari governi non ci hanno fornito i condizionatori in grado di garantire sempre aria pulita durante le lezioni. Ritengo che, fino a quando le aule non saranno sicure, non si possano fare forzature. Siamo disposti a restituire i banchi a rotelle pur di avere i condizionatori».

«Com’è noto – ha concluso il presidente della Regione – la sanità calabrese è in grande difficoltà e noi dobbiamo fare tutto il possibile per tutelare la salute delle persone e per prevenire ogni rischio. Bene dunque la gradualità, ma prima bisogna sistemare tutte le aule. I banchi a rotelle non ci servono, i condizionatori d’aria, invece, sì».

Serra, Covid: scuole chiuse fino al 10 aprile

"Con ordinanza n.253, sentito il dipartimento di prevenzione dell’Asp, è stata disposta la sospensione della didattica in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, delle scuole elementari e del primo anno di frequenza della scuola media, fino al 10 aprile. In osservanza della zona rossa, sono sospese le attività in presenza anche per gli altri anni di frequenza afferenti scuola media e superiori".

È quanto scrive in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari.

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