Comunali di Serra: ecco il confronto sui programmi dei tre candidati a sindaco

Confronto a distanza sui programmi, quello andato in onda sulle frequenze di RS98 nella trasmissione On The News condotta da Antonio Zaffino. Alle domande dei giornalisti hanno esposto i loro programmi i tre candidati a sindaco che alle prossime comunali del 5 giugno si contenderanno la carica di primo cittadino di Serra san Bruno. Ad aprire gli interventi la candidata Ilenia Tucci della lista civica "In alto volare" che ha chiarito di candidarsi «per mettere a disposizione le mie competenze grazie alle quali mi sono occupata di sviluppo del territorio su cui ho improntato i miei studi e la mia passione. Si parla di fondi comunitari e Por e nel mio lavoro mi sono occupata e mi occupo del monitoraggio dei fondi e dei beneficiari intesi come sia come privati ma soprattutto come pubbliche amministrazioni. Il nostro territorio ha una forte vocazione turistica, ricco di risorse naturalistiche e di tradizioni». La Tucci si è detta convinta «che non si può parlare di sviluppo senza vedere quali sono le risorse e le debolezze del territorio, su quest'ultimo punto – ha detto - credo che sia l'appiattimento generalizzato, bisogna partire dal dinamismo caratterizzato da uno spirito di appartenenza». Al primo punto «del nostro programma c'è la soddisfazione del cittadino e poi procederemo al rilancio di Serra. Ammodernamento della rete stradale, decoro urbano e quindi i cittadini devono ritrovare il piacere di vivere il proprio paese, il problema dei rifiuti necessità di un nuovo approccio organizzativo, approvazione del piano regolatore rilanciando l'edilizia e creare opportunità di lavoro, riorganizzazione del personale comunale». La candidata Lucia Rachiele della lista "Serra Pulita" si è definita «un personaggio scomodo che potrebbe fare rientrare Serra nella normalità politica. C'è molta confusione. Noi abbiamo delle candidature forti e andiamo avanti con grandi soddisfazioni perché è come se tutte le forze politiche si coalizzino contro di me, questo significa che siamo l'unica lista che può fare la differenza». Poi un chiarimento sul suo percorso politico che sarebbe stato «l'unico corrente, declinando l'invito di chi mi ha cercato». La Rachiele è entrata nel vivo del programma amministrativo sostenendo che «bisogna fare un'azione giudiziaria contro Sorical perché l'acqua non è potabile, ed in contemporanea dovremo dare ai serresi un'acqua potabile cercandola sul territorio. Per poter amministrare Serra servono misure forti e bisogna fare un taglio netto col passato e con le situazioni debitorie, lo strumento tecnico c'è, un pre-dissesto, ma bisogna subito troncare col passato e coi debito fuori bilancio che vanno ripianati. Il problema finanziario del Comune – ha concluso - può essere risolto ma ci vuole un approccio per prima cosa etico e quindi tecnico». Per Luigi Tassone della lista "La Serra rinasce" che è partito dal tema dei rifiuti «la precedente amministrazione ha trasformato un'isola ecologica in una discarica a cielo aperto, noi abbiamo chiesto la bonifica del sito e il suo trasferimento, poi nelle mire di una raccolta differenziata ben organizzata, per qualche mese reintrodurremo i cassonetti». Quindi sul problema dell’acqua: «Ci staccheremo da Sorical ma con un progetto a cui a monte ci sia un serio studio di fattibilità e con l'aiuto del presidente Oliverio a cui chiederemo impegni concreti per la viabilità, l'ospedale è altre problematiche. Noi, affronteremo di petto i problemi e se necessario scenderemo in piazza contro tutti perché prima di ogni cosa vengono i cittadini di Serra San Bruno». Luigi Tassone ha inteso chiarire i motivi che hanno determinato la sua candidatura: «La mia non è una candidatura inventata, ho avuto la prima tessera di partito a 14 anni ed il mio è stato un percorso di crescita politica che mi ha portato alla maturità necessaria sulla quale  ha puntato la mia strada». Ma i punti programmatici più importanti sono: «Inizieremo dalle emergenze e dal ripristino delle regole che in questi anni sono mancati. Riprenderemo il piano de bosco che deve essere sfruttato da ogni punto di vista, riprenderemo il Psc rimettendo in moto il comparto edilizio, occorre poi un risveglio culturale e dare un taglio nuovo alla biblioteca come centro di aggregazione e stiamo pensando ad un teatro. In parole povere – ha detto concludendo - dobbiamo far ripartire il paese attraverso un nuovo modo di pensare alla cosa pubblica».

 

 

 

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