Serra. Caso acqua, Jlenia Tucci punge l'amministrazione comunale: “Agire subito, evitare i calcoli politici”
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“Considerando la rilevanza della questione relativa alla potabilità dell’acqua, ho ritenuto, insieme al gruppo di cui faccio parte, di approfondire tutti i dettagli relativi al progetto del potenziamento del sistema idrico”. È quanto afferma il consigliere comunale di “In alto volare – Serra pulita” Jlenia Tucci che va a fondo su un aspetto molto sentito dalla popolazione serrese. Il distacco da Sorical e la realizzazione dell’autonomia del rifornimento idrico sono infatti percepite come azioni non differibili e nella scorsa campagna elettorale tutte le compagini hanno espresso la volontà di attivarmi in questo senso. “Non ritenendomi soddisfatta dalle risposte avute a seguito dell’interrogazione presentata – spiega Tucci riferendosi anche al civico consesso di qualche settimana addietro - ho chiesto ed ottenuto una serie di informazioni presso gli uffici del Dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria. In particolare, da queste interlocuzioni è emerso che tendenzialmente l’amministrazione regionale sta cercando di recuperare tutti i fondi inerenti progetti di questo tipo per poi riassegnarli e che allo stato il finanziamento di 250.000 euro, diversamente da quando i vertici dell’esecutivo avevano affermato, non è stato revocato e che è possibile evitare la revoca proponendo una nota in cui va evidenziato che il progetto è esecutivo, che è stato già indetto il bando di gara e che il Comune di Serra San Bruno ha stipulato il contratto di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Spiace rilevare – sostiene l’esponente dell’opposizione - che il sindaco voglia resettare tutto adducendo una presunta carenza progettuale e ricominciare da capo elaborando un nuovo progetto. In questo momento, servirebbe una maggiore celerità e se proprio ci sono delle carenze sarebbe più opportuno apportare eventuali modifiche e non ripartire da zero perdendo ulteriore tempo. Perdere il finanziamento potrebbe significare da un lato creare un pregiudizio erariale in capo all’Ente e dall’altro far attendere ancora la comunità che ha bisogno di certezze su un tema così importante. I serresi – conclude - sperano che gli interessi della collettività prevalgano sui calcoli politici e che su tutto ciò che riguarda la salute pubblica ci sia sempre la collaborazione e non operazioni di altro tipo”.
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