La Calabria e la finta opposizione del centrodestra che rappresenta il nulla
- Written by Ulderico Nisticò
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Al centro(destra) devono essere apparsi gli spiriti, e comunque la cosa ha del miracoloso: i consiglieri regionali del… ih, dei due gruppi ostili di oppos… ih, diciamo di minoranza, si sono incontrati per dire qualcosa su Oliverio. Qualcosa, piano piano, gentilmente, senza impegno; e, soprattutto, senza mai entrare nei particolari. Più o meno dei discorsi da pianerottolo, da scompartimento di seconda classe: mormorazione generica.
Dicono che Oliverio non ha fatto niente, ed è vero, è proprio così; ma non c’è bisogno di beccarsi uno stipendione per ripetere quello che qualsiasi sfaccendato ciancia nella fila al supermercato. Da un consigliere regionale ci aspetteremmo riferimenti precisi a questo o quello.
Dicono che Oliverio non spende i fondi europei: ma siccome sono di centro(destra), hanno una coda di paglia di dodici metri, perché Nisticò, Chiaravalloti, Scopelliti li hanno spesi come Oliverio, cioè niente.
Dicono che il Consiglio non viene coinvolto: ma le due ultime riunioni sono durate un quarto d’ora, certo per ordine del giorno del presidente di sinistra; ma cosa vietava a un consigliere di centro(destra) di chiedere la parola e discutere due o tre ore? O era sera, e la cena impelleva? O non sapevano che dire?
Insomma, i consiglieri dei due gruppi di centro(destra) stanno a scaldare i banchi e a riscuotere. Colpa loro, ovvio; ma c’è una causa politica profonda.
I rappresentanti, infatti, per definizione rappresentano qualcosa; e se questo qualcosa non c’è, essi non possono rappresentare nulla. Non esiste, in questo momento, alcun centro(destra), e tanto meno centrodestra, in Italia; e in Calabria, ancora meno. Se ci fosse qualcosa di simile, ci sarebbero tessere, sezioni, riunioni, discussioni, critiche, proposte… Siccome non c’è niente da rappresentare, i rappresentanti stanno lì a rappresentare il niente.
Intanto Oliverio canta vittoria, e la Calabria è l’ultima d’Europa.
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