Agguato ad Acquaro, la ricostruzione dei fatti: i carabinieri hanno identificato i killer
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C’è una svolta nelle indagini relative aI fatti accaduti ieri, alle ore 20:15 circa, ad Acquaro, in via Pasquale Stramandinoli, all’altezza del civico 148, di fronte ad un scuola elementare. Ad essere raggiunti dai colpi sono stati due fratelli Rosario e Simone, di 22 e 18 anni, entrambi di Acquaro e con piccoli precedenti polizia. Il primo, attinto mortalmente da un colpo solo alla regione dorsale sinistra, è deceduto sul posto, mentre il secondo, attinto ad addome e basso ventre, è rimasto ferito e trasportato all’ospedale di Vibo Valentia, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico e dichiarato in prognosi riservata.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e del Reparto Operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia che hanno immediatamente raccolto tutti gli elementi utili disponibili e avviato le indagini.
Secondo le prime ricostruzioni, la sparatoria sarebbe avvenuta per cause scatenanti ancora precisamente da accertare: i killer, ieri sera, avrebbero raggiunto i fratelli Mazza sulla via Stramandinoli, all’altezza del Bar Italia e, dopo averli indotti a scendere dall’auto, avrebbero eseguito l’azione a fuoco. L’arma utilizzata per il delitto è una pistola calibro 6,35 non ancora ritrovata.
I carabinieri hanno già raccolto sufficienti elementi per identificare i killer.
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