Scura, Oliverio e la sanità dei primari
- Written by Ulderico Nisticò
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La lettera aperta di Scura a Oliverio è di una chiarezza che non ammetterebbe repliche; ma figuratevi se Oliverio si zittisce, di fronte all’unico argomento che gli interessa: la sanità.
Oliverio, penserebbe qualche forestiero, è un medico, un infermiere, o, in alternativa, un taumaturgo e mago, da essere così attento alla salute? No, e, ripeto, a lui non importa la salute, importa la sanità, che è tutt’altra roba: la sanità sono uscieri, guardarobieri, alabardieri, camerieri, giardinieri… e, se proprio avanza qualche spicciolo, anche medici. I medici, a Oliverio, poco interessano: se mai, i primari! Sì, è vero che, di solito e altrove, uno prima di diventare primario dev’essere medico: però, altrove; in Calabria, non è proprio indispensabile.
Facciamo l’esempio dell’elicottero. L’elicottero, come tutti sanno e anche Oliverio, è un aggeggio che vola (-ttero, dal greco pteròn, ala); poco cambia se vola da qui oppure da lì, tanto ci mette quasi lo stesso tempo. È dunque meglio avere tre postazioni con, diciamo, tre elicotteri a testa, totale nove; che quattro postazioni con due, totale otto. Se ci sono altri interessi e comodi, pazienza.
Lo stesso per un pronto soccorso. È meglio avere tre reparti con, diciamo, tre letti a testa, totale nove; che quattro reparti con due, totale otto. Se ci sono altri interessi e comodi, pazienza.
Ma i primari… i primari, ragazzi? Intanto, vediamo se sono primari o degli scassatissimi “facenti funzioni”, cioè dei raccomandati senza titoli e senza meriti: non mi fate parlare. E poi, che mi serve, un primario, se non ci sono medici, o se i medici vanno ancora avanti a “posti letto” e a “degenze”, in un mondo dove le tecnologie permettono di operare e dimettere in mezza mattinata? Tecnologie banali, altrove, mica fantascienza; e qui ancora andiamo a primari come ai tempi del dottor Terzilli.
Ma Oliverio si cura della sanità, parola che, avete capito, non è affatto sinonimo di salute, ma di stipendi. E Oliverio non si cura di altro. Siccome ognuno deve parlare di quello che sa, io parlo di cultura: e Oliverio è anche assessore alla cultura o qualcosa di simile. Ebbene, la Regione Calabria fa zero politica culturale. Già, la cultura ha bisogno di cultura, non di primari.
La sola politica culturale di Oliverio è tenersi amici tv e giornali. Forza, Scura!
A proposito, che dice, l’opposizione? Muta come la notte!
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