Calabria, operazione Ubiquitas: 7 dipendenti comunali arrestati per assenteismo
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I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo (RC), unitamente ai militari della locale Stazione carabinieri forestali ed al personale della polizia municipale, hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di sette dipendenti del comune di Melito Porto Salvo.
Gli arrestati sono accusati di truffa aggravata e falso
In particolare, nel periodo compreso tra i mesi di marzo ed aprile del 2016, in prossimità delle consultazioni referendarie che si sarebbero poi svolte il successivo 17 aprile, vennero stanziate alcune somme di denaro che sarebbero dovute servire, per far fronte ai pagamenti delle ore di lavoro per il c.d. “straordinario elettorale”.
Le attività investigative, durate circa due mesi, hanno permesso di accertare come diversi dipendenti, pur risultando regolarmente in ufficio, si trovassero da tutt’altra parte.
Secondo l’accusa, oltre a scambiarsi i badges per eludere il sistema di rilevazione elettronica delle presenze, si dedicavano alle più svariate attività personali: c’era, infatti, chi andava al mercato a fare la spesa, chi stava in auto a leggere il giornale, chi effettuava sortite in circoli ricreativi, in supermercati o nei bar, taluni si recavano dal barbiere, chi presenziava a cerimonie funebri; chi, prediligeva prendersi cura del proprio appezzamento di terreno, chi si teneva in forma con delle vere e proprie sessioni di “running” quotidiane della durata di 30 minuti cadauna, svolte all’interno del chiostro di un edificio comunale. Il tutto ovviamente e rigorosamente in orario di lavoro.
I dipendenti pubblici, tratti in arresto nel corso dell’ operazione denominata “Ubiquitas” sono:
- Francesco Albano cl’1956, dipendente dell’Ufficio Anagrafe;
- Giovanni Attinà cl’1973, dipendente dell’Ufficio Anagrafe;
- Giuseppe Attinà cl’1955, messo notificatore;
- Antonino Gatto cl’1953, dipendente dell’ufficio “Opere pubbliche e manutenzione”;
- Vincenzo Manti cl’1961, Architetto, dirigente pro-tempore dell’ufficio “S.U.A.P. – Urbanistica”;
- Giuseppe Marino cl’1953 dipendente dell’Ufficio Anagrafe;
- Francesco Praticò cl’1974 dipendente dell’Ufficio Anagrafe.
Gli arrestati, terminate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni dove rimarranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in attesa degli interrogatori di garanzia.
Nei confronti di altri indagati il Gip si è riservato di emettere misura interdittiva, al termine dell’interrogatorio.
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