Costa a Porto Salvo e Bivona: "Restituiamo a Vibo la sua identità"

Il candidato a sindaco Elio Costa si è soffermato presso le case popolari di Porto Salvo e nella piazza di Bivona, due importanti frazioni marine a cavallo della città vibonese, e, nella prima località, ha assicurato che nell’ipotesi in cui verrà eletto primo cittadino interverrà direttamente presso l’Aterp perché vengano eseguiti i lavori di manutenzione straordinaria di competenza dell’ente. Ha inoltre aggiunto che, l’amministrazione da lui eventualmente presieduta si interesserà per fornire ai bambini degli spazi dove poter trascorrere in sicurezza il loro tempo e dove poter giocare. Intende inoltre completare l’attivo anfiteatro e la piazzetta i cui lavori sono stati avviati nel periodo in cui è stato sindaco della città. A Bivona ha invece partecipato ad un dibattito nel corso del quale sono stati affrontati i problemi riguardanti la spiaggia, l’occupazione, la Tonnara, il Castello di Bivona, il Porto e il sito dell’Italcementi. Giovanni Patania, Nino De Pinto, Laura Bellezza e Stefano Luciano hanno sottolineato incisivamente lo stato di abbandono nel quale è stata lasciata Bivona e, dilungandosi sulle ragioni che li hanno indotti a sostenere la candidatura a sindaco di Costa, hanno ribadito che si è costituito, attraverso la confluenza delle diverse liste a sostegno della candidatura di Costa, un movimento nel quale confluiscono persone di estrazione politica diversa, ma tutte animate da un comune denominatore: voler cambiare la situazione e restituire a Vibo il volto che per molto tempo l’ha contraddistinta come città colta e bella dal punto di vista paesaggistico. Costa ha quindi concluso, spiegando il suo programma e “l’urgente necessità di restituire alla città quella normalità che nell’ultimo decennio ha completamente perduto”. Ha affrontato pertanto il problema dell’acqua, della rete fognaria, della raccolta della spazzatura, della circolazione stradale e della condizione e della necessità di assicurare ai cittadini, anche dal punto di vista psicologico, “condizioni di sicurezza attraverso la presenza di vigili urbani e un sistema di video sorveglianza”. Si è soffermato in seguito sull’importanza della Tonnara nella storia del quartiere e sulla necessità dell’acquisizione del bene al patrimonio culturale perché possa ospitare un museo del mare ed un centro di educazione ambientale. Costa ha anche posto la sua attenzione sul Castello di Bivona, dopo gli interventi che sono stati eseguiti durante l’amministrazione D’Agostino, ponendo in risalto gli atti di vandalismo che sono stati eseguiti con la sottrazione persino dei servizi igienici. Pur rilevando la gravità della situazione in cui versa il quartiere Pennello, ha tuttavia evidenziato che dedicherà la sua massima attenzione perché possa essere risolto il problema dell’erosione costiera che diventa giorno dopo giorno più grave. Ha fatto anche riferimento al progetto che intende realizzare il Comune di Vibo Valentia della costruzione di un lungomare con una pista ciclabile sopraelevata, ma ha concluso che qualunque opera potrà essere realizzata deve essere adeguatamente protetta con delle barriere soffolte. Nell’avviarsi alla conclusione Costa ha evidenziato che il suo programma, oltre che sulla eliminazione del gap infrastrutturale esistente tra le frazioni e la città, ruota soprattutto sul recupero dell’identità storico-culturale dell’intero territorio, poiché intende vivificare le tradizioni della città e al tempo stesso ricucire il legame tra la comunità e la sua città. 

 

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