Concorsi nella Sanità, Cisal: "Si sveglino politica e Dg Asp"
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“La delibera a firma del commissario straordinario per la sanità calabrese Massimo Scura, del subcommissario Andrea urbani e del direttore generale del dipartartimento per la Salute Riccardo Fatarella con cui si da il via alla disposizione per il concorso per l’assunzione per 300 infermieri e 300 operatori sociosanitari mette a dura prova commissari straordinari di Aziende ospedaliere e sanitarie ed il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia Florindo Antoniozzi chiamati ad offrire, il più obiettivamente possibile, i dati per capire quali sono le reali esigenze della sanità calabrese tutta. Una procedura che investe anche la classe politica regionale che sullo sblocco delle assunzioni disposto dalla triade deve dimostrare tutta la sua capacità interpretativa e di sostegno”. È quanto viene rilevato dalla Cisal che sostiene che “a Vibo Valentia oggi, a commento della disposizione di Scura, Urbani e Fatarella, è stato detto che questa volta non sarà tollerabile che ad avere la meglio in questa sorta di ‘spartizione’ tra parenti poveri non dovranno essere, come al solito, gli ospedali ed i servizi più raccomandati dalle rispettive classi politiche di ogni area della regione. Una volta per tutte, però – viene puntualizzato - occorre capire bene le criticità più allarmanti e fare in modo che negli obiettivi di Scura si facciano strada le strutture ospedaliere che necessitano di interventi ormai irrinviabili”. La Cisal, che stamattina ha riunito in sede d’urgenza la Segreteria provinciale, presieduta da Filippo Curtosi, per discutere su questa ventata di speranza lanciata da Scura, Urbani e Fatarella, ha deciso di investire della sua iniziativa il prefetto Giovanni Bruno, che già da tempo segue con estrema attenzione e capacità le vicende che riguardano la sanità pubblica vibonese, affinchè “trovi il sistema per sensibilizzare il direttore generale Florindo Antoniozzi e la politica locale che fino ad oggi hanno dimostrato di avere scarso credito da parte della politica regionale che conta e decide”. “L’ospedale di Vibo Valentia – è scritto nella nota della Cisal - non può più attendere, ne può concedersi il lusso di attendere altri momenti di sblocco di turn over per risolvere i suoi gravi problemi attinenti, soprattutto, la pianta organica. Ed in questo contesto è sempre più avvilente la condizione sofferta, in particolare, dai lavoratori part-time e ausiliari specializzati, da anni penalizzati dall’indifferenza e dall’apatia registrata nei loro confronti dai direttori generali e commissari che si sono succeduti alla guida della prima poltrona di Palazzo ex Inam. Chiedono, legittimamente, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno. Una speranza suffragata dal sempre generoso e competente impegno di lavoro svolto tutti i giorni ed in piena difficoltà organizzativa”. La proposta della segreteria provinciale del sindacato resta quella di “invitare la politica ad interpretare con tempestività, correttezza e alto senso di responsabilità lo stato d’arte della condizione di tutti gli operatori che lavorano con grandi difficoltà pur di mantenere adeguata e di elevato profilo l’assistenza e cura verso i pazienti. La politica – è il monito - deve realizzare un tavolo comune con l’Azienda sanitaria per formulare un immediato piano di interventi sui settori nevralgici delle strutture e dei servizi che continuano a presentare carenze preoccupanti”. La Cisal è convinta che “con la spinta autorevole del prefetto Giovanni Bruno sarà possibile portare i curatori dell’iter a favorire anche l’accelerazione dei concorsi per l’assunzione del personale infermieristico e gli operatori sociosanitari”.
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