Fuori dalla classifica del Fai. Ma Serra è così brutta?

Alla 7^ Edizione, 2014, del censimento nazionale “I Luoghi del Cuore” del Fai è l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, a Carlopoli nella presila catanzarese, la più votata dei siti calabresi, con 7.525 indicazioni. Il complesso monastico di Corazzo, fondato nell’XI secolo dai benedettini e ricostruito dai cistercensi nel 1.157 e che vide anche la presenza dell’abate Gioacchino da Fiore, si è aggiudicato, infatti, il 46° posto nella classifica nazionale stilata al termine dell’iniziativa. A seguire si è posizionato il Grande Albergo “Parco delle Fate” di Taverna, nella Sila catanzarese, con 4.530 consensi. Dei monumenti o luoghi calabresi all’85^ posizione, con 4.005 segnalazioni, la  tardo barocca Chiesa della Madonna del Carmine di Bagnara, ricostruita dopo il terremoto del 1783. A seguire il borgo di Mormanno sul Pollino, la biblioteca “Paolo Greco” di Scido, ubicata nell’antico palazzo Ruffo, che raccoglie un ingente patrimonio di volumi sulla storia calabrese. Seguono: la Baia di San Nicola Arcella  sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale dal 1969; il  Castello di Carlo V a Crotone, in quanto esempio dell’evoluzione dei sistemi di difesa dall’età medievale a quella rinascimentale; l’abitato di Brancaleone Superiore, il sentiero del Trecciolino del Monte Sant’Elia a Palmi e la Fiumara Grecanica del Bergamotto nella provincia reggina.

Bene! Anzi male! Chissà a quale posizione si è fermata Serra San Bruno! O non figura per niente?!

È tanta la soddisfazione e l’orgoglio calabrese per l’affermazione al 1° posto per l’abbazia di Corazzo seppur distrutta da ben due terremoti e ridotta a semplici ruderi. Ma qui non si tratta di fare la guerra fra poveri. Per carità! Bisogna interrogarsi piuttosto. Non la barocca chiesa dell’Addolorata, non il santuario regionale di Santa Maria del Bosco, non la Certosa e neanche i ruderi  della facciata della chiesa certosina cinquecentesca. Non il Parco Regionale. Non le altre chiese del centro abitato! Non la Naca della Settimana Santa. Nulla di Serra da meritare una pur minima posizione in questa prestigiosa graduatoria? C’è qualcosa che non quadra. Interroghiamoci! Interrogatevi amici amministratori!

1 comment

  • Antonio Cavallaro
    Antonio Cavallaro Lunedì, 23 Febbraio 2015 14:00 Comment Link Report

    Beh il discorso non è tanto sulla bellezza dei luoghi. Intorno a Corazzo è nata una mobilitazione dal basso con inviti, catene di sant'Antonio ecc. a votare il monumento. Lo stesso è successo con l'Albergo delle Fate (con gli altri monumenti calabresi non so) a Serra non mi risulta sia successo nulla di tutto questo.
    Forse per una volta tanto la colpa non è di chi amministra la città ma di chi è amministrato.
    Le Serre hanno bisogno di ritrovare un senso civico che pare oramai smarrito.
    L'orgoglio (anche quando ferito) da solo non basta.
    È vero che c'è una latitanza colpevole da parte di chi dovrebbe sovrintendere alla bellezza e al decoro dei luoghi ma noi cittadini ci mettiamo del nostro.
    Sabato sono stato sulle Serre (mancavo da molti mesi). I boschi sono in una condizione indecente. La spazzatura lì non la butta il sindaco di Serra o quello di Fabriza o di Nardodipace...
    Proprio di recente si è ripulita la fontana delle belle Donne, bene c'erano già i soliti cumuli di rifiuti...

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