Caridi (FI) demolisce la candidatura di Anna Rita Leonardi: "Mortifica la popolazione di Platì"
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"La politica Renziana, tra segretezza e mistificazione, tra accuratezza mediatica e false illusioni, sta realmente toccando il fondo nel Meridione". Questo il pensiero del senatore Antonio Caridi a proposito della candidatura di Anna Rita Leonardi a sindaco di Platì, annunciata sette mesi fa e sigillata dal presidente del Consiglio sul palco della Leopolda. "Una politica che mira sostanzialmente ai numeri, una politica colonialista che nell’ultima uscita del premier Renzi, in riferimento alle prossime elezioni nel Comune di Platì, continua a prendere in giro i cittadini - tuona il vice coordinatore di Forza Italia - e quel senso d’appartenenza, andato ormai alla rovina. Non si tratta di patriottismo insensato, ma di attaccamento al territorio, ai problemi della propria terra e alla voglia di contribuire alla risoluzione di quelle difficoltà che hanno reso, soprattutto in passato, la vita politica e quotidiana difficile a Platì; tutti elementi che il premier pensa non siano realmente importanti o quantomeno sottovalutabili nel momento in cui, dal palco della Leopolda, lancia la candidatura di Anna Rita Leonardi a sindaco di Platì in Calabria. Chiaramente, come è giusto che sia, Renzi fa leva su temi importanti quali coraggio e determinazione nel promuovere la propria candidata che, a trent’anni ha deciso di intraprendere un percorso molto difficile, considerando che, questa realtà è stata caratterizzata da due scioglimenti del Comune per mafia e dalla morte di alcuni amministratori locali. Ma mi chiedo: perché importare una candidata, coraggiosa e incosciente che sia, e non ritrovare la personalità giusta, all’interno del territorio, che ha la determinazione necessaria per ripartire, avendo, giocoforza, maggiormente a cuore i problemi della sua terra? Apparentemente non ci sarebbe una risposta logica nella scelta di Renzi di portare avanti la candidatura di Anna Rita Leonardi, ma le ripercussioni sarebbero pesanti; non si considera, infatti, che si andrebbe a mortificare una popolazione che da anni non ha un’amministrazione democraticamente eletta governata dal Commissario Prefettizio Dottor Luca Rotondi, stimato ed apprezzato dal popolo platiese, ma che ha la necessità di cambiar rotta; non si darebbe la possibilità di crescere a chi vive il territorio ogni giorno e si andrebbe così ad umiliare per l’ennesima volta il cittadino". "Emblematiche, a tal proposito, le parole del Sindaco di Locri Giovanni Calabrese che, reputando provocatoria la sponsorizzazione del premier Renzi, afferma che Platì - ricorda il senatore - ha la necessità di reagire, di svegliarsi e non farsi ingannare dai giochi di governo; è questa la motivazioni che lo spinge a prestare attenzione a candidature di tutt’altro genere, due personalità, innanzitutto platiesi, come la giovane Margherita Catanzariti, giornalista e scrittrice, ed Antonella Reitano, Professore Ordinario all’Unical, per scendere in campo per candidarsi alla guida di un nuovo movimento che veda Platì governato dai propri cittadini. #platìliberadaineocolonialistireggini #platìgovernatadaiplatiesionesti". "Il paradosso, per concludere, riguarda la sede del partito nel piccolo centro dell’Aspromonte che - sottolinea Antonio Caridi - sembra aver chiuso i battenti; a testimonianza di ciò, Domenico Trimboli, pensionato, tornato dopo aver trascorso buona parte della sua vita a Milano, sostiene: 'c’è stata soltanto una riunione col segretario provinciale Romeo in cui non sono state prese significative decisioni. Le tessere non sono mai arrivate, nessun organismo è stato creato. Per farla breve, il partito non è mai nato".
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