Delegazione cinese in Calabria, domani l'incontro alla Cittadella regionale

Una delegazione del governo della Provincia cinese del Guizhou sarà protagonista della conferenza in programma alle ore 15 di domani (venerdì 14 dicembre) nella Sala Verde della Cittadella regionale di Germaneto, a Catanzaro.

All’incontro promosso dal consigliere regionale Antonio Scalzo, capogruppo dei “Moderati per la Calabria”, prenderanno parte: il presidente della Regione Mario Oliverio, il vicepresidente Francesco Russo ed i consiglieri regionali Franco Sergio e Giuseppe Neri. La conferenza sarà arricchita dalla partecipazione dei rappresentanti del mondo produttivo, industriale e agricolo e si prefigge l'obiettivo di avviare relazioni e scambi commerciali tra la Calabria e il Guizhou che, da solo, conta oltre 34,7 milioni di abitanti.


Dopo la proiezione di video promozionali e gli interventi istituzionali, il programma prevede, tra l'altro, una mostra fotografica sulla Provincia cinese, la cerimonia d'apertura della “Festa dell'incontro dei peperoncini” e una degustazione di prodotti tipici calabresi.

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Scalzo (Pd) su tratta ferroviaria Lamezia-Reggio Calabria

“Moltissimi lavoratori e studenti che quotidianamente viaggiano sulla tratta ferroviaria Lamezia-Reggio Calabria lamentano in questi giorni l’aggravarsi della situazione dei collegamenti nella fascia oraria mattutina, strategica soprattutto per i pendolari. A causa di lavori sulla linea tirrenica, infatti, l’unico convoglio utile per centinaia di impiegati, professionisti e universitari, quello proveniente da Cosenza, impiega quasi due ore e 10 minuti per coprire i poco più di cento chilometri che separano la stazione di Sant'Eufemia dalla città dello Stretto”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd) per il quale “in questo modo, viene causato, com'è di ogni evidenza, un grave danno ai numerosi passeggeri, con una inaccettabile compressione del diritto alla mobilità dei cittadini. Il risultato di tale situazione è che oggi, in Calabria, per spostarsi in treno dal capoluogo di Regione alla città metropolitana, nella fascia oraria mattutina occorrono tre ore di viaggio. Non possiamo consentire – aggiunge Scalzo- che ciò avvenga e per questo, interpretando un’esigenza fortemente avvertita dai cittadini, ci rivolgiamo direttamente a Trenitalia per chiedere l’assunzione di immediati provvedimenti. È di fondamentale importanza attenuare i disagi e garantire a tutti il diritto di spostarsi in tempi ragionevoli all’interno del territorio calabrese”.

Prosegue il consigliere regionale: “La Regione, d’intesa con il governo e con Rfi, sta compiendo sforzi per migliorare la qualità delle ferrovie, come dimostra l’ingente investimento avviato per la modernizzazione della linea jonica. A fronte di tali progetti di carattere strategico, però, si registrano anche scelte irrazionali come quella della dilatazione dei tempi del regionale Lamezia - Reggio. I tempi e i costi di collegamento si riducono sempre più nel mondo, mentre sulla più importante linea ferroviaria calabrese si va in una direzione opposta che, purtroppo, rischia di rendere ancora più difficile il superamento degli ostacoli che si frappongono allo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Della questione, a mio avviso – conclude Scalzo- è necessario si occupi anche il Consiglio regionale, ferma restando la necessità di un intervento risolutivo e immediato da parte di Trenitalia”.

 

Sanità, Scalzo: “Rivedere il decreto di riordino della rete ospedaliera”

“La difesa dell'ospedale ‘San Giovanni Paolo II’ di Lamezia Terme è un'esigenza diffusamente avvertita dalla comunità. La riorganizzazione della rete ospedaliera, così come disegnata dal decreto 30 dell'Ufficio del Commissario, richiede un intervento di modifica sia nel merito, sia nel metodo, e non può prescindere da una condivisione delle scelte con chi è espressione del territorio e della volontà democratica della comunità lametina e regionale”. Lo dichiara il consigliere regionale Antonio Scalzo (PD) che in proposito rileva: “è necessaria l'immediata sospensione del decreto e la contestuale apertura di un tavolo di discussione, che veda coinvolte forze politiche, sociali e operatori del settore”. L’esponente politico aggiunge: “va certamente in questa direzione il forte messaggio partito dalle due iniziative che si sono svolte negli ultimi giorni a Lamezia, che hanno visto un'ampia partecipazione non solo politica e istituzionale, ma anche dei cittadini, delle parti sociali, degli operatori della sanità e delle più autorevoli espressioni della società civile e della Chiesa. Le esigenze manifestate con chiarezza e determinazione al Teatro Umberto da sindaci, amministratori locali, operatori della sanità e sostenute dal presidente Oliverio, sono state ribadite in piazza e vanno oltre gli steccati ideologici e le divisioni politiche”. “È in gioco il ruolo dell'ospedale – conclude Scalzo – e dell'offerta di servizi sanitari a favore dei cittadini. Una così ampia condivisione non può che indurre la struttura commissariale a rivedere il decreto 30, prendendo atto della volontà dell'intera comunità di salvaguardare l'ospedale di Lamezia, attribuendo a questa struttura la funzione che le spetta, sia nell'ambito del comprensorio lametino, sia nella più ampia visione dell'offerta della futura azienda integrata ‘Dulbecco’. Queste esigenze saranno portate e sostenute in Consiglio regionale, che dovrà affrontare il tema della sanità e adottare i provvedimenti necessari”.

Calabria: rinvio a giudizio per l'ex presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo

 Il consigliere regionale del Pd Antonio Scalzo e` stato rinviato a giudizio dal gup di Catanzaro, Pietro Caré, con l'accusa di abuso d'ufficio in concorso. Nel mirino della procura di Catanzaro sono finite alcune stabilizzazioni effettuate dall'Arpacal negli anni compresi tra il 2008 ed il 2010, quando l'ex presidente del Consiglio regionale ricopriva il ruolo di direttore scientifico. Per l'accusa, le stabilizzazioni sarebbero state effettuate in maniera irregolare. Nell'ambito della stessa indagine erano già stati rinviati a giudizio: Vincenzo Mollace, ex direttore generale dell'Arpacal; Giuseppe Graziano, ex dirigente generale del dipartimento Politiche dell'ambiente della Regione Calabria e attuale consigliere regionale della Casa della liberta` e gli ex dirigenti Arpacal, Francesco Caparello, Luigi Luciano Rossi, Sabrina Santagati, e Rosanna Squillacioti, all'epoca dei fatti dirigente di settore del dipartimento Politiche ambientali della Regione Calabria. Il processo nei confronti di Scalzo inizierà il prossimo 4 marzo.

 

 

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Il progetto di legge regionale sulla valorizzazione del turismo religioso viaggia spedito

"Il progetto di legge sul turismo religioso, che ha ottenuto il via libera della seconda Commissione in Consiglio regionale, è un provvedimento che dispiega tutta la propria attualità nell’anno del Giubileo della misericordia, ma è anche uno strumento per mettere a sistema i percorsi della spiritualità che attraversano la Calabria". Lo afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd), promotore del progetto di legge, di cui è cofirmatario il presidente della seconda Commissione, Giuseppe Aieta. "Ringrazio il collega Aieta – aggiunge Scalzo – così come ringrazio tutti i colleghi della Commissione per la sensibilità dimostrata nei confronti di questo progetto di legge che ha ottenuto parere favorevole con tempi velocissimi dalla sua data di presentazione". Secondo Scalzo, "la proposta di legge nasce dall'esigenza di rilanciare il fenomeno del turismo religioso attraverso il coinvolgimento degli enti locali, la Conferenza Episcopale Calabra e l'inserimento del patrimonio regionale in un sistema turistico allargato. La realtà del turismo religioso, soprattutto in una fase particolarissima come quella dell’anno giubilare, si apre a nuove prospettive e può rafforzare il comparto turistico in una regione che deve passare alla piena realizzazione di un progetto di sviluppo in quest’ambito”. Il consigliere regionale del Pd aggiunge: “Ogni anno milioni di persone seguono la via della Fede, immergendosi in una dimensione di piena spiritualità lungo i percorsi religiosi più importanti. La Calabria può offrire tanto in questo senso. Ma la nostra regione può e deve puntare anche sulla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, dei beni culturali, dell’arte, della storia e delle tradizioni, per fornire un’offerta turistica completa e attrattiva". In particolare, per Scalzo, "occorre mettere al centro dell'attenzione dei calabresi la realtà dei santuari mariani, non solo per la ricchezza e la qualità di questo patrimonio storico-religioso, ma anche per la loro diffusione in ogni parte del nostro territorio”. Fondamentale per la piena riuscita del progetto di legge sarà il “riconoscimento dell’impegno degli enti locali, da sempre attori protagonisti delle iniziative che pongono al centro la Fede e le tradizioni del nostro territorio”. E il progetto sul turismo culturale, conclude Antonio Scalzo, "servirà per rafforzare ulteriormente il rapporto tra il Consiglio regionale e la Chiesa calabrese in un quadro di collaborazione istituzionale volto ad aiutare la nostra regione ad intraprendere la via del cambiamento e della crescita".       

 

"Il rilancio delle aree interne può dare moltissimo per lo sviluppo della Calabria"

"Esprimiamo un convinto apprezzamento nei confronti del governo regionale, per i contenuti e l’approccio operativo che animano la strategia relativa al rilancio delle aree interne della Calabria. In particolare, riteniamo sia da accogliere molto positivamente l'indicazione, su cui il nostro personale impegno politico era doveroso, dell'area del Reventino-Savuto quale contesto di riferimento per il più ampio quadro d'azione previsto dalla giunta Oliverio". E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Antonio Scalzo, che aggiunge: "Apprezziamo in particolare l'attenzione a un territorio che va valorizzato e che può dare moltissimo per la crescita socio-economica della nostra Regione, nell'ambito di una visione programmatica che ha come obiettivo prioritario quello di rendere più coesa la comunità calabrese. Fare del Reventino l'area capofila di un’ambiziosa e mirata azione di sviluppo, significa riconoscere la centralità e le peculiarità di una zona della Calabria che racchiude in sé un potenziale importante nel quadro delle politiche per lo sviluppo locale. Un potenziale ben espresso da realtà, quali il Gruppo di azione locale Monti Reventino presieduto da Francesco Esposito, che in questi anni hanno messo in campo azioni e iniziative concrete per la valorizzazione delle specificità e dell'identità territoriale". "Gli ambiti di azione che stanno alla base della strategia regionale – prosegue Scalzo – quali la tutela del territorio, i servizi essenziali, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali e la mobilità, rappresentano gli asset strategici sui quali occorre intervenire specie nelle aree interne e montane che pagano gli effetti dell’isolamento dal resto della regione. Al Reventino-Savuto oggi viene affidato, dunque, un compito importante e di primissimo piano: quello di costituire un punto di riferimento per tutti  gli altri analoghi contesti territoriali che sono coinvolti. Siamo certi – afferma il consigliere regionale – che i cittadini e tutte le espressioni migliori della società civile, del mondo imprenditoriale e istituzionale locale, sapranno cogliere questa grande opportunità che il governo regionale ha affidato loro. Ridare voce al protagonismo dei territori era uno degli impegni assunti all’inizio di questa legislatura che ci vede rappresentare anche questo territorio sugli scranni del Consiglio regionale. Queste misure testimoniano l’effettiva attuazione di un programma politico che ha come obiettivo quello di realizzare una comunità regionale solidale e pronta ad affrontare le sfide dello sviluppo sociale e della crescita economica. In quest’ottica – conclude Scalzo –  siamo fermamente convinto che il Reventino-Savuto, per le qualità che contraddistinguono i suoi abitanti e la sua classe dirigente, ma anche per il ricco patrimonio di esperienze e capacità che esso storicamente conserva, saprà ergersi quale modello virtuoso per tutti i comprensori chiamati in causa nella strategia regionale".

 

Regione, equilibri precari. E Scalzo scuote il PD: “Tutti i consiglieri vanno coinvolti”

Dopo la richiesta di urgente convocazione del gruppo consiliare del PD, arriva l’intervento di Antonio Scalzo che, seppur con toni morbidi, segnala fra le righe il problema esistente nella maggioranza. Non passa innanzitutto inosservato che a fare il punto della situazione sia proprio l’ex presidente del Consiglio regionale, costretto a dimettersi dopo la vicenda “Rimborsopoli”. Quindi, non una figura di secondo piano, nè una “matricola” di Palazzo Campanella, ma un leader che è rimasto “a piedi”. C’è poi il sospetto che dietro parole del tipo “coinvolgimento” o “confronto democratico” ci sia una rivendicazione di parità di trattamento tanto nelle scelte relative alle nomine quanto nelle decisioni gestionali. Gli equilibri politici, in sostanza, sembrano ancora lontani dall’essere raggiunti. “La centralità del Consiglio regionale nell’ambito dell’azione politica del governo Oliverio – afferma Scalzo nella nota diramata alla stampa - è un principio che può qualificare davvero la decima legislatura, segnando un’inversione di tendenza rispetto al recente passato. È per questo motivo che sono fermamente convinto della necessità di un lavoro sinergico e costruttivo che, muovendo dal ruolo fondamentale dei gruppi consiliari, coinvolga e renda protagoniste sia la Giunta regionale che l’Assemblea di Palazzo Campanella. In questa direzione, è indispensabile che i gruppi consiliari, e segnatamente quello del Pd, che è il ‘motore’ della maggioranza che sostiene il presidente Oliverio, dimostri di essere attivo, coinvolgendo tutti i consiglieri in un processo di confronto democratico, leale, aperto e inclusivo. È mia ferma convinzione – è il messaggio non troppo difficile da decriptare - che il presidente del gruppo del PD condivida questa impostazione e che lo farà già in vista del Consiglio regionale del 3 dicembre. Oggi è più che mai necessario – conclude Scalzo - che la Calabria, alle prese con una grave crisi sistemica, economica e sociale, possa veder dispiegarsi pienamente l’azione riformatrice della giunta Oliverio, e per raggiungere gli obiettivi politico-programmatici già delineati è indispensabile andare avanti con unità d’intenti e spirito di coesione attorno al governo della Regione e con la spinta indispensabile del PD”.

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Regione, nervi tesi in casa PD: chiesta l’urgente convocazione del gruppo consiliare

La guerra sotterranea, covata, celata, serpeggiante all’interno del PD comincia a manifestare apertamente i suoi sintomi. Con una stringata nota, che lascia spazio ad un’immaginazione che molto si avvicina alla realtà, i consiglieri regionali Giuseppe Aieta, Domenico Battaglia, Domenico Bevacqua, Carlo Guccione, Antonio Scalzo e Michele Mirabello hanno chiesto al presidente del gruppo consiliare Sebi Romeo “una urgente convocazione del gruppo consiliare con all’ordine del giorno la discussione sui seguenti punti: situazione politica attuale; seduta del Consiglio regionale prevista per il prossimo 3 dicembre”.  La firma di Guccione, poco tenero con il governatore dopo la sua estromissione dalla giunta è già un programma, ma la diffusione alla stampa di una notizia che solitamente è un’informazione interna di servizio fa presumere scossosi e mareggiate. Toccherà al presidente Mario Oliverio riportare la calma, ma non sarà semplice. Anche perchè intanto è sorta un’altra grana. “Apprendiamo dalla stampa – afferma infatti il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea (Democratici e Progressisti) - vicende inerenti la prorogatio di alcuni incarichi (si spera a titolo meramente gratuito, quantomeno) che la legge regionale demanda all'Ufficio di Presidenza del Consiglio, contro il parere scritto della Presidenza del Consiglio. Riteniamo che la vicenda sia tutta da racchiudere nello ‘smodato sentimento d'affetto’ verso gli uffici (per usare un eufemismo) da parte dell'interessata, sicuramente avallato più per inerzia ed interesse reale verso altre e più gravose vicende. É sotto gli occhi di tutti, però,  la necessità di procedere, ad un anno esatto dalle elezioni, ed all'esito di questa incresciosa vicenda, al rinnovo delle nomine politiche in capo alla Presidenza del Consiglio, oggi più che mai in netta discontinuità con il passato. Proprio per tali motivi, anche ad eliminare pesi e laccioli ulteriori per il governatore e la maggioranza di governo, riteniamo si debba procedere senza indugi e come da ordine del giorno, a tutte le nomine previste nel prossimo Consiglio del 3 dicembre. Ripetiamo -  è la precisazione finale -  nel segno della radicale discontinuità con il passato e finalmente garantendo almeno a quegli uffici il senso dell'appartenenza alla squadra che i calabresi hanno voluto premiare con la vittoria di Mario Oliverio e del centro sinistra del novembre 2014”. La matassa, dunque, si complica e non è escluso che le rivalità territoriali e di corrente, in questo trambusto, facciano la propria parte.

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