Regione, equilibri precari. E Scalzo scuote il PD: “Tutti i consiglieri vanno coinvolti”
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Dopo la richiesta di urgente convocazione del gruppo consiliare del PD, arriva l’intervento di Antonio Scalzo che, seppur con toni morbidi, segnala fra le righe il problema esistente nella maggioranza. Non passa innanzitutto inosservato che a fare il punto della situazione sia proprio l’ex presidente del Consiglio regionale, costretto a dimettersi dopo la vicenda “Rimborsopoli”. Quindi, non una figura di secondo piano, nè una “matricola” di Palazzo Campanella, ma un leader che è rimasto “a piedi”. C’è poi il sospetto che dietro parole del tipo “coinvolgimento” o “confronto democratico” ci sia una rivendicazione di parità di trattamento tanto nelle scelte relative alle nomine quanto nelle decisioni gestionali. Gli equilibri politici, in sostanza, sembrano ancora lontani dall’essere raggiunti. “La centralità del Consiglio regionale nell’ambito dell’azione politica del governo Oliverio – afferma Scalzo nella nota diramata alla stampa - è un principio che può qualificare davvero la decima legislatura, segnando un’inversione di tendenza rispetto al recente passato. È per questo motivo che sono fermamente convinto della necessità di un lavoro sinergico e costruttivo che, muovendo dal ruolo fondamentale dei gruppi consiliari, coinvolga e renda protagoniste sia la Giunta regionale che l’Assemblea di Palazzo Campanella. In questa direzione, è indispensabile che i gruppi consiliari, e segnatamente quello del Pd, che è il ‘motore’ della maggioranza che sostiene il presidente Oliverio, dimostri di essere attivo, coinvolgendo tutti i consiglieri in un processo di confronto democratico, leale, aperto e inclusivo. È mia ferma convinzione – è il messaggio non troppo difficile da decriptare - che il presidente del gruppo del PD condivida questa impostazione e che lo farà già in vista del Consiglio regionale del 3 dicembre. Oggi è più che mai necessario – conclude Scalzo - che la Calabria, alle prese con una grave crisi sistemica, economica e sociale, possa veder dispiegarsi pienamente l’azione riformatrice della giunta Oliverio, e per raggiungere gli obiettivi politico-programmatici già delineati è indispensabile andare avanti con unità d’intenti e spirito di coesione attorno al governo della Regione e con la spinta indispensabile del PD”.
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