Mongiana, Simbario, Capistrano e Soriano (più di Pizzoni). La proposta iniziale – potenzialmente soggetta a modifiche – di riassetto della continuità assistenziale genera un acceso dibattito sul futuro delle prestazioni sanitarie nel comprensorio montano del Vibonese. Il punto, però, non è la singola questione della soppressione di 4 postazioni di Guardia medica, piuttosto la realizzazione di un’offerta sanitaria che possa soddisfare le esigenze di una popolazione costretta a subire sempre maggiori privazioni. L’assemblea distrettuale dei sindaci non definisce un quadro già chiaro della situazione, ma punta a formulare una proposta organica che tenga conto delle specifiche realtà. Non c’è spazio per gli egoismi, perché il momento storico non lo consente e, dunque, la soluzione va trovata attraverso la condivisione. “Siamo aperti a rivedere le impostazioni – ha infatti spiegato nel corso del dibattito il capo dell’esecutivo della cittadina della Certosa Bruno Rosi – e siamo convinti che non bisogna fare discorsi campanilistici. Chiediamo, però, che all’ospedale di Serra sia riservato lo stesso trattamento di quello di San Giovanni in Fiore”. Questione ripresa, con piglio in parte diverso, dal direttore generale facente funzioni dell’Asp di Vibo Angelo Michele Miceli, che ha sottolineato che occorre “far rendere al meglio i 5 posti letto in Day surgery” del nosocomio. “Dobbiamo cambiare metodo – ha poi affermato – sulla continuità assistenziale, ma anche sull’organizzazione territoriale. È necessario assumere delle determinazioni sulle Guardie mediche. La chiave sta nel collegare l’organizzazione di queste ultime con un miglioramento della Medicina di base”. In pratica, il taglio delle 4 postazioni dovrà coincidere con un maggiore impegno, anche dal punto di vista temporale, dei cosiddetti medici di famiglia. Facile a dirsi, un po’ meno a farlo.
Alla riunione hanno preso parte: il direttore generale facente funzioni dell’Asp di Vibo (Angelo Michele Miceli), il direttore del distretto socio-sanitario n. 2 (Giuseppe Grillo), la responsabile della Medicina di base (Maria Dolores Passante), i sindaci di Serra San Bruno (Bruno Rosi), Capistrano (Roberto Caputo), Fabrizia (Antonio Minniti), Mongiana (Bruno Iorfida), Pizzoni (Tiziana De Nardo), San Nicola da Crissa (Giuseppe Condello), Vazzano (Domenico Villì), il vicesindaco di Dinami (Nino Di Bella), il vicesindaco di Spadola (Angela Valente), il presidente del consiglio di Soriano (Vincenzo Bellissimo) e il delegato di Sorianello (Bruno Ciconte).