Bruno Lacaria, si cerca nell’Alaco. Al vaglio la versione di Zangari
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Sono giunti a Spadola, su richiesta della Procura delle Repubblica di Vibo Valentia e della Compagnia dei carabinieri di Serra San Bruno, i sommozzatori del nucleo operativo di Reggio Calabria, il compito sarà quello di cercare il corpo del commercialista scomparso, Bruno Lacaria di 52 anni della cui sorte non si conosce più nulla da mercoledì scorso. La ricerca, molto probabilmente, sarà concentrata nelle acque del lago Alaco.
Non si cerca più dunque un uomo vivo ma, da quanto si apprende, una persona deceduta.
Morta per cause del tutto ignote e completamente avvolte nel mistero.
Intanto le condizioni di Giuseppe Zangari, il suo amico e compare d’anello, con cui si era accompagnato la mattina della scomparsa e che, dopo un giro in auto, lo avrebbe lasciato in prossimità della sua auto, sono in netto miglioramento.
L’uomo sarebbe stato vittima, il giorno successivo alla scomparsa del commercialista, di un tentato omicidio ad opera di due sconosciuti che sotto la minaccia di una pistola lo avrebbero costretto ad ingerire un potente pesticida.
E proprio le versioni di Zangari starebbero al vaglio della magistratura e presto sarà interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica Filomena Aliberti.
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