Sopralluogo di Oliverio negli ospedali di Castrovillari e Mormanno

Visita nei due ospedali  dell'area del Pollino, questo pomeriggio, del presidente della Regione Mario Oliverio. Dopo il sopralluogo effettuato presso il viadotto "Italia"  dell'A3, il presidente si è recato nei nosocomi di  Castrovillari e di Mormanno, dove ha incontrato i rispettivi direttori sanitari, dottoressa Morano e dottor De Paola,  e gli operatori sanitari, insieme al commissario dell'Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli ed accompagnato da alcuni rappresentanti istituzionali. “Una struttura come quella di Castrovillari - ha affermato il presidente Oliverio - deve essere considerata per il ruolo che ha riguardo al vasto territorio. Il depauperamento prodotto in questi anni ha avuto a risultato la chiusura di alcune unità operative di primo livello come è per esempio Ortopedia, che in tempi brevi deve essere riattivata”. Il governatore ha in questa sede anche annunciato il suo impegno a ritornare sul territorio ed ha dato la sua disponibilità a valutare, assieme alla dirigenza medica, il documento da questa  prodotto sulle criticità che vive il presidio ospedaliero spoke di Castrovillari. Nell’ospedale di  Mormanno, Oliverio ha poi affermato: “in tempi in cui non si parlava ancora di riorganizzazione si è avuta l'intelligenza di riconvertire la struttura in riabilitativa. Bisogna rilanciare questa funzione”. Parlando ai sanitari, il presidente della Regione ha ancora voluto sottolineare: "in questi anni, con la gestione burocratica del piano di rientro abbiamo avuto un aggravamento delle condizioni della nostra sanità. Tagli lineari,  indebolimento dei servizi, innalzamento  della quota di  calabresi che emigrano per avere prestazioni sanitarie ne sono state  conseguenze. Il nostro obiettivo è quello di invertire questa tendenza. La Regione ha la titolarità ad entrare nel merito delle questioni. Il piano della riorganizzazione della rete ospedaliera - ha aggiunto il presidente Oliverio - va rivisto e noi lavoreremo in questa direzione.  In questo senso vi è anche la dichiarata volontà del dottor Scura, commissario per il piano di rientro. La riorganizzazione dei servizi dovrà partire  dai territori poiché se questi  si depotenziano si sposta la domanda o fuori dalla Calabria o sugli hub che sono in una condizione implosiva.  Per quanto riguarda, poi, le strutture ospedaliere di confine, Trebisacce e Praia a Mare, esse dovranno essere rafforzate con servizi che rispondano alle esigenze di tutela della salute dei cittadini e di inversione della tendenza, aggravata in questi anni, alla mobilità passiva a tutela e cura della salute”.

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