Riscaldare l’abitazione con energie rinnovabili: risparmiare sulla bolletta nel rispetto dell'ambiente
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La sensibilità degli italiani verso le tematiche legate alla salvaguardia dell'ambiente si fa più spiccata e sempre più persone stanno ricorrendo alle energie rinnovabili come soluzioni per il riscaldamento domestico, che oltre a rispettare l’ambiente consentono anche un notevole risparmio economico. Quali sono le soluzioni più ecologiche per riscaldare la tua casa?
Le caldaie a condensazione
Le caldaie a condensazione permettono di risparmiare il 30% della spesa in bolletta e hanno una vita media di circa 15/20 anni. A differenza delle tradizionali caldaie, che disperdono il 10% del calore prodotto, con i modelli a condensazione lo spreco di calore non va oltre l’1%. La tecnologia a condensazione è infatti pensata per trattenere il calore dei fumi e ridistribuirlo nell’impianto allo scopo di riutilizzarlo per la produzione di acqua calda, per esempio, con un dispendio minore di combustibile. In termini di installazione, la caldaia a condensazione ha costi più elevati rispetto a una caldaia tradizionale, ma si tratta di costi che si ammortizzano nell’arco di due stagioni di riscaldamento. È importante ricordare la possibilità di fruire delle detrazioni fiscali fino al 65%. In più, la tecnologia a condensazione permette di rispondere alle esigenze più particolari di comfort termico, in quanto abbinabile ai vari sistemi ibridi presenti in commercio.
Tra i modelli a condensazione più diffusi vi sono le caldaie murali, che recuperano buona parte del calore contenuto nei fumi di scarico grazie al processo della condensazione [Fonte: vendita caldaia vaillant murale roma]. Si tratta di caldaie ecologiche ideali per chi avesse a disposizione uno spazio limitato per l’installazione: le caldaie murali si possono installare a parete sia internamente sia esternamente all’abitazione.
I sistemi ibridi
I sistemi ibridi comprendono l’utilizzo di più fonti energetiche, ad esempio abbinando fonti rinnovabili con fonti combustibili. Per ottenere un sistema ibrido vengono implementati gli impianti già esistenti con una nuova fonte di energia, una soluzione che va a ridurre i costi del riscaldamento fino al 50%. Il sistema ibrido è pensato per rispondere a ogni specifica condizione di funzionamento, sia per quanto concerne la temperatura esterna, sia in termini di fabbisogno termico e si studia in base al costo del combustibile fossile utilizzato e dell’elettricità.
Le pompe di calore
Il funzionamento di una pompa di calore è simile a quello di un frigorifero, ma all’inverso. La pompa di calore estrae il calore da una fonte naturale (aria, terra o acqua) e lo immette nell’ambiente regolandone la temperatura a seconda della tipologia di impianto. In Italia, visto il clima mite, l’installazione di una pompa di calore può essere molto vantaggiosa, mentre nei paesi dal clima particolarmente rigido se ne sconsiglia l’impiego poiché le basse temperature ne minimizzano l’efficienza. Questa fonte naturale di energia termica è illimitata e permette di usare solo il 25% dell’elettricità, con il 75% proveniente dalle fonti rinnovabili di energia. I vantaggi fiscali in questo caso sono davvero notevoli: l’Ecobonus del 65%, il Bonus casa 50% e il Superbonus 110% che porta al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2022. Si può usufruire dei bonus mediante cessione del credito o direttamente come sconto in fattura.
Il solare termico
Una delle soluzioni più innovative è il solare termico. Con l’installazone dei pannelli solari termici si può ottenere sia il comfort termico sia la produzione di acqua calda sanitaria. In questo caso si può optare per il solare termico a circolazione naturale, più economico e compatto, oppure il solare termico a circolazione forzata, più costoso.
Il sistema a circolazione forzata si usa prevalentemente nelle zone soggette a temperature rigide, poiché si adatta a qualunque condizione climatica e permette quindi una grande libertà in fase di progettazione. In tutti gli altri casi è preferibile installare il sistema a circolazione naturale, ma saranno gli esperti del settore a fare la valutazione.
Il solare termico per riscaldare l'acqua sanitaria
Una parte dei costi mensili per il riscaldamento sono dovuti al consumo di acqua calda. Con l’installazione dei pannelli solari termici sul tetto è possibile catturare l'energia solare e trasferire il calore generato all’acqua, in un bollitore ad accumulo. L’acqua calda può essere distruibuita anche ai radiatori o ai pannelli radianti; in questo caso, se si possiede il riscaldamento a pavimento, si possono riscaldare gli ambienti interni attraverso una fonte di energia naturale, rinnovabile al 100%.
L’unico svantaggio della tecnologia solare è che dipende, di fatto, dalla presenza di sole, quindi la sua efficienza è vincolata ai mesi di sole, diciamo da marzo a ottobre. Nei restanti mesi si può optare per un generatore a biomassa o una pompa di calore da abbinare ai pannelli solari.